I re svevi di P. Bernardino Santosuosso
- Scritto da Redazione
- Categoria: Sito 2002
Montecalvo dopo la morte di re Guglielmo II. - I re svevi.
Con la morte di Guglielmo II i regni di Sicilia passarono in successione - a Costanza normanna, che fu moglie dell’imperatore Errico VI. di Svevia.Vennero altri tempi - altri nomi — altre vicende. Le guerre di quei tempi per ricuperare i regni dotali, l’assedio di Napoli — la sua seconda venuta in Italia per il riacquiSto dei regni medesimi - sono fatti che possiamo leggere nella storia generale. - Seguirono i tempi di Federico Il di Svevia, ma per la nostra terra- che rimaneva ancora nella terra beneventana, per mutar di tempi e di baroni, nulla o quasi, si era cambiato.Nel regno, i Feudi incominciarono ad essere ereditarii a tempo di Federico II nel 1210 — dal quale fu pubblicata la Costituzione: Ut de successionibus - in cui si dichiara essere ereditarii con l’investitura semplicemente. - A tempo di Carlo II di Angiò, nel 1300 cominciarono ad essere ereditarii sotto altra investi tura, cioè per gli eredi discendenti dal legittimo corpo:Le aride cronache del nostro paese poco riportano di rilevante. Siamo sicuri che si viveva la vita di un paese feudale. Relativamente, era un centro notevole a causa dei rapporti che aveva con la vicina Ariano e dei contatti con Apice
Prof. Angelo Siciliano
- Scritto da Redazione
- Categoria: Personaggi
Prof. Angelo Siciliano
Angelomaria all’anagrafe, figlio di contadini, nasce a Montecalvo Irpino l’8 maggio 1946. Nel 1949, con l’unico fratello di dieci mesi, rimane orfano del padre Silvestro, deceduto a 25 anni per le complicanze della malaria malcurata, contratta in Puglia, nelle campagne di Troia, come bracciante all’età di 18 anni.
La madre, Mariantonia Del Vecchio, di carattere fiero e orgoglioso, rinuncia a rifarsi una vita e porta avanti la famiglia da sola, lavorando duramente nei campi. Dall’età di 14 anni inizia, da autodidatta, la propria produzione in pittura e poesia. Per questioni economiche e familiari deve rinunciare ad iscriversi al liceo artistico di Napoli.Nel 1963 è pubblicata per la prima volta una sua poesia su Miscellanea, giornalino della propria scuola, l’I.T.C. ”G. Bruni” di Ariano irpino. È un sonetto dedicato al terremoto del 1962. Nel 1965 esegue opere caricaturali per la festa studentesca MAK P 100, che si tiene cento giorni prima degli esami per ragioniere.Consegue il diploma di ragioniere e s’iscrive alla facoltà di Economia e commercio presso l’Università di Napoli. Esegue opere pittoriche satiriche, in occasione delle elezioni amministrative locali. Nel 1966 dipinge due tempere con S. Pompilio Maria Pirrotti, che sono esposte al pubblico per anni nella casa natale del
Paese Mio
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
- Categoria: Sito 2002
|
Adagiato su Tre Colli ,Montecalvo Irpino si affaccia ,quasi a dominare, la splendida e storica Valle del Fiume Miscano,uno dei più suggestivi angoli della verde Irpinia. Tra i più importanti ed estesi centri della Provincia,ricco di storia e di tradizioni è per la sua posizione strategica un luogo dove la presenza umana si perde nella notte dei tempi. La presenza Osca Sannitica e Romana,testimoniata dalle numerose vestigia archeologiche(necropoli di San Vito,insediamenti alla C/da Malvizza-Tempio Dea Mefite,ruderi del Ponte Romano “dei diavoli”)fanno di questo paese un centro di interesse per i tanti studiosi. |
Dottoressa Ida Tedesco
- Scritto da Redazione
- Categoria: Personaggi
|
Dottoressa Ida TEDESCO Partendo ab imo e facendo la gavetta ha raggiunto mete professioni altissime. E’ stata la prima laureata “femminile nella piccola comunità di Montecalvo”, in Economia e Commercio. Si laureò, a Milano, il 14 marzo 1972, il giorno in cui saltò in area, su un traliccio di Segrate, Giangiacomo Feltrinelli. La notizia arrivò in aula mentre Ida discuteva la tesi, creando apprensione tra la Commissione esaminatrice. Discusse, con il professor Caprara, un argomento in Tecnica industriale: “La programmazione d’impresa e le tecniche reticolari”. Per l’impegno posto nell’elaborazione della dissertazione fu subito chiamata come assistente all’Università e le fu assegnata, dal Ministero dell’Università, una borsa di studio. Su segnalazione dell’Ateneo milanese fu assunta in un importante studio di commercialista, in via Manzoni, a Milano. Nel 1976 conseguì l’abilitazione alla libera professione. Per 10 anni è stata all’Università nel ruolo dei Ricercatori. |
Pagina 231 di 240