Montecalvo Irpino X Giornata dell'ammalato
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Nel tranquillo e sereno ambiente dell'Oasi M.Immacolata di Montecalvo, si è celebrata la "X°Giornata dell'ammalato". La manifestazione patrocinata dal Comune di Paduli (Bn), dalla Comunità Montana "Fortore" con sede in San Bartolomeo in Galdo e la ditta Iris di Acrisio Nicola Columbro di Fano (An), in collaborazione con l'A.M.A.M.I. delegazione di Paduli, e degli ordini francescani secolari di Paduli e Montecalvo Irpino, ha visto la partecipazione di ammalati e pellegrini giunti da ogni parte della regione campana. Parole toccanti e significative nei saluti delle autorità presenti alla cerimonia, dal sindaco di Montecalvo,Giancarlo Di Rubbo, al presidente della comunità montana del fortore, Dr.Luigi Bocchino, al sindaco di Paduli, Dr.Giovanni Di Gennaro, e infine al delegato A.M.A.M.I., Dr.Sergio D'Alessandro, segretario comunale di Montecalvo irpino. Non sono mancati i momenti di riflessione comunitari con l'intervento dl M.R. Padre Provinciale Fra Franco Pepe e momenti ricreativi "in allegria" proposti dalla locale Pro-loco che per l'occasione ha allestito lo stand "Bottega dei Sapori" e balli spensierati su musica di " Felice per caso". Massiccia e partecipe la comunità francescana locale con Padre Filippo Lucarelli in testa e le terziare francescane tutte,nonchè la presenza importante dei cittadini montecalvesi.
Anzano
- Scritto da Mario Sorrentino
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Veduta di Montecalvo dalla contrada "Pratola" |
Alfonso Caccese – Mario Sorrentino LA COMUNITA’ ROMANA DI TRESSANTI
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Ai caduti per la patria
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Montecalvo Irpino
Ai caduti per la patria
di Alfonso Caccese
Importante e glorioso è stato il contributo dei Montecalvesi,nella loro partecipazione alla I° guerra mondiale,negli anni tra il 1915 e il 1918 ,per la maggiore grandezza dell'Italia.
Tra i tanti, partiti per il fronte, molti non sono mai più tornati.
Chiesa di S.Nicola In Corsano
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Prefazione
L’idea di ricostruire quello che c’era da ricostruire e restaurare ciò che si poteva della Chiesa di San Nicola è venuta circa sei anni fa ad un gruppetto di ragazzi della contrada Corsano (alcuni come me non tanto ragazzi), che sulla scorta dell’esperienza positiva vissuta qualche anno prima con il rifacimento della Cappella votiva in onore della Madonna di Pompei, si sono avventurati in questa ben più ardua impresa. Quello che il visitatore poteva notare dopo il sisma del 1962 e quello del 1980 era un cumulo di detriti dove, negli ultimi anni era cresciuta una fitta vegetazione, soprattutto rovi. Da questo stato di fatto si può dedurre che lo spirito di sacrificio profuso e l’abnegazione per portare a compimento l’opera di risanamento, sono stati notevoli. Oltre al legame affettivo (il sottoscritto nella Chiesa ha ricevuto la Prima Comunione), la ragione che ha dato impulso all’idea di recupero è stata quella di tramandare ai posteri il notevole bagaglio storico che porta con se la Chiesa di S. Nicola in Corsano. Lo scopo della compilazione di questo opuscolo è rendere l’idea, ad uno sconosciuto visitatore della stessa Chiesa, di quello che essa ha significato nel passato. Il fervore che ha investito i componenti dell’Associazione Culturale “Corsano”, appositamente costituito, ben presto si è trasmesso alle famiglie, le quali sono state e saranno ancora per molto tempo, spero le vere protagoniste dell’opera.
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