Re aragonesi - Montecalvo nel quindicesimo secolo
- Scritto da P.Bernardino Santosuosso
- Categoria: Sito 2002
Giovanna II d'Angiò-Durazzo, nota anche come Giovanna II di Napoli (Zara, 25 giugno 1371[1] – Napoli, 2 febbraio 1435), figlia del re Carlo III d'Angiò-Durazzo e della regina Margherita di Durazzo, succedette sul trono di Napoli al fratello Ladislao I, deceduto privo di eredi legittimi. Fu regina di Napoli, dalla morte del fratello, nel 1414, alla sua nel 1435.
Utilizzava formalmente anche i titoli di regina titolare d'Ungheria, di Gerusalemme, di Dalmazia, di Croazia, di Rama[2], di Serbia, di Galizia, di Lodomeria, di Cumania, di Bulgaria, nonché contessa di Provenza, di Forcalquier e di Piemonte.
Alla sua morte, priva di prole, si estinse la casata degli Angiò-Durazzo e definitivamente la dinastia degli Angioini. A succedere Giovanna II sul trono sarà Renato di Valois-Angiò con il nome di Renato I, fratello dell'erede designato dalla regina, Luigi III, che però morì prima di lei. Luigi III e suo fratello Renato erano membri della famiglia dei Valois-Angiò, che dal 1380 rivendicavano il trono di Napoli e si fregiavano, ma solo formalmente, del titolo di re di Napoli, in virtù del diritto ereditario che la regina Giovanna I d'Angiò aveva concesso a Luigi I di Valois-Angiò, prima di essere spodestata da Carlo III, padre di Giovanna II.
Leggi tutto: Re aragonesi - Montecalvo nel quindicesimo secolo
Prof. Giovanni Bosco Maria Cavalletti
- Scritto da Redazione
- Categoria: Personaggi
Giovanni Bosco Maria Cavalletti nasce a Montecalvo Irpino il 19 agosto 1954. E’ docente di scuola elementare daI 1974. Nell’anno accademico1987-1988 consegue il Diploma Superiore di Scienze Religiose presso l’Istituto “Giuseppe Moscati” di Benevento. Studioso di storia patria, pubblica saggi e testi di storia offrendo la sua collaborazione (anche come coautore) a numerose riviste locali e nazionali (citiamo alcuni scritti: Montecalvo di famiglia; Fonti per la storia di Montecalvo Irpino (2 voll.); Montecalvo dalla pietra alla Storia; Il Beato Felice da Corsano e la sua Riforma Illicetana; S. Pompilio M. Pirrotti:ultima lettera a Montecalvo?; Colori, sapori e arte nella Valle del Miscano La via Traiana nella religiosità antica e medioevale; ecc.). E’ stato più volte presente in trasmissioni televisive nazionali quale esperto della cultura storico-antropologica dell’area appenninica dell’Italia Centro Meridionale (citiamo alcune partecipazioni: trasmissioni della RAI: “Utile e futile vi invita tutti a tavola”; “Uno Mattina” aspetti culturali della tradizione folklorica (pacchiane) sannito-irpina; “Uno Mattina: notte delle janare”; Mediaset-Rete 4: trasmissione “Miracoli”). E’ tuttora consulente e componente di vari comitati scientifici. Nel 1986 riceve in Roma il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il suo romanzo storico “Il cardo di San Giovanni”, opera prima,
Angelica
- Scritto da Angelo Siciliano
- Categoria: Sito 2002
Storia d’un ritrovamento Nel 1987 iniziavo a recuperare, trascrivere e ricreare la cultura orale del mio paese natale, Montecalvo Irpino. Ritenevo di poter risolvere l’operazione circoscrivendo la ricerca all’aspetto esclusivamente letterario di quanto gli antenati, per secoli, avevano ripreso dalla cultura ufficiale, prodotto o rielaborato autonomamente e sedimentato. In sostanza presumevo.che tutta la questione si potesse risolvere semplicemente trascrivendo icunti, i detti, le filastrocche, le maledizioni, ecc., dando valore preminente ai testi raccolti o ricreati.
Non trascorreva molto tempo, però, e m’accorgevo che la trascrizione in dialetto locale del materiale summenzionato, seppure fedele e con traduzione a fronte, non solo risultava riduttiva, rispetto ad un patrimonio orale che cominciavo ad intuire vasto e straordinario, ma non rendeva giustizia alla storia della gente che quegli strumenti di
San Vito-Apice
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cronaca
Strada provinciale San Vito-Apice: si sgonfia la protesta.
Sulle recenti polemiche, suscitate da alcuni organi di stampa locale, riguardanti il rifacimento del manto stradale della strada , San Vito – Apice in merito a presunte lamentele e proteste da parte degli amministratori locali, si intende precisare che i lavori non sono ancora del tutto completati e che anzi grazie all’ottimo rapporto di collaborazione tra l’amministrazione Montecalvese e “Palazzo Caracciolo” sede dell’amministrazione provinciale, gli stessi sono sotto continuo monitoraggio dagli uffici preposti e che pertanto alcuni problemi lamentati saranno al più presto risolti al fine di dare una sistemazione definitiva ed ottimale con gli interventi che si renderanno necessari.
nella foto: bivio di San Vito
Pagina 227 di 240