L’ antichità di Montecalvo P. Bernardino Santosuosso
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L’ antichità di Montecalvo e la critica.
Gli scrittori classici rammemorano, nei loro libri, i più importanti centri del Sannio Irpino, anticamente, abitati e le antiche colonie. Montecalvo è circondata da questi luoghi storici,da alcune di queste antiche città , poi scomparse nel corso dei secoli, ma che ci attestano una grandezza passata. Cluvia , Equus Tuticus , chiamata poi S. Eleuterio, che fu primo vescovo di Ariano , ivi martirizzato, erano le più vicine alla nostra terra. La via Egnatia passava pel nostro territorio : ne fa fede il Ponte S. Spirito — residuo di ponte della via suindicata. Sappiamo che per la sua posizione strategica, formava un punto di primissimo ordine , imprendibile e sicuro da ogni lato, perchè quasi circondato da profondi burroni. Era inoltre un punto notevolissimo di osservazione , a 623 metri sul livello del mare , si scorgeva in gran parte, il percorso della suddetta via, che partiva da Benevento. Nel nostro territorio vi fu, in epoche lontane, un’importante centro abitato , di cui anche oggi si vedono gli avanzi ed i residui di antichità. Tale località è conosciuta col nome di Tre Santi. Dal punto di vista topografico è incantevole ed è provvisto di sorgenti di acqua, capaci di soddisfare ai bisogni
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Mario Aucelli
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Prof. Mario AUCELLI
Iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 22 gennaio 1974. Tessera n. 082023. Collaboratore, in ordine di tempo, del glorioso “IL GIORNALE” di Napoli fondato da Benedetto Croce; de “IL TEMPO” di Roma; dal 1957 de “IL MATTINO” di Napoli, per il quale ha intensamente scritto per quasi cinquant’anni.
Ha collaborato con varie riviste nazionale, con la RAI-TV, con radio e TV private.
E’ stato redattore capo di “IRPINIA FLASH” finché il periodico di Alfonso De Cristofaro è stato pubblicato. E’ stato ed è direttore responsabile di “Radio Ufita”; di “Scienze Algologiche”, bimestrale di algologia, anestesia, rianimazione, terapia intensiva ed iperbarica, edito sotto la direzione scientifica dell’Istituto di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli; di “Canis Pastoralis”, rivista specialistica del cane Maremmano-Abruzzese.
Suoi scritti e schede si trovano in varie riviste e enciclopedie.
Oasi Maria Immmacolata
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Scheda della Casa
L'Oasi Maria Immacolata è un centro di cultura.E' dotata di 90 stanze,complete di servizi,di 200 posti letto, di locali per campi scuola autogestiti e di ampio parcheggio.
Circondata da bosco, pineta, giardino,orto, vigneto,parco degli ulivi, parco e "Casa S.Antonio", offre ,al visitatore , un rilassante e tranquillo momento di soggiorno.
Aperta tutto l'anno,accoglie convegni, corsi di formazione umana e cristiana. Fa parte della Federazione Italiana Esercizi Spirituali ( F.I.E.S.).
Costume La Pacchiana
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DESCRIZIONE DEL COSTUME MONTECALVESE
LA PACCHIANA
Anticamente ve ne era uno cosiddetto «giornaliero» ed un altro per le feste e per le grandi occasioni. Quest’ultimo si componeva di numerosi pezzi:
1) lunghe mutande con merletto lavorato a «puntina» e con ampia spaccatura nella bracatura;
2) calzettoni neri di lana doppia lavorati con i ferri;
3) sottana corta tipo gonna;
4) camicia bianca di mussola con merletto giallo ed iniziali rosse lavorate a «punto a croce’ .
5) busto-gilet di colore vario ed un corpetto nero che regge le maniche allacciato con numerosi nastrini;
6) gonna pieghettata di velluto o di raso (originariamente lana plisset) lunga fino al ginocchio (probabilmente essa si e cominciata ad accorciate nel’corso di questo secolo);
7) un grembiule lavorato con ricami anche dorati detto vantesino (forse dal latino ante-sinum);
8) scarpe decolte di vario colore e adornate con nastrini intonati allo stesso colore chiamati «capisciole»;
9) copricapo per la festa, di tipo ripiegato, detto «pannuccia», molto largo, che arriva, con la frangia, fino a coprire tutta la schiena. E finemente ricamato. In alternativa alla pannuccia, che era solo per i giorni festivi, vi erano il «maccaturo» e la «tovaglia», quest’ultima ricamata «a spugna».
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