Informazioni generali anno 2003
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Benvenuti su Cultura e Tradizione
Montecalvo Irpino
Convento S. Antonio da Padova-2003-04
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Il giorno 28 dicembre, alla stessa ora, proiezione del lavoro teatrale:
“S.Antonio da Padova”
di ignoto autore Montecalvese di fine “800 da parte dei gifrini di ventanni fa e rilancio della stessa associazione con la collaborazione della Pro – loco Montecalvo.
I frati minori promotori , con il patrocinio del Comune di Montecalvo Irpino, della iniziativa, porgono a tutti i cittadini Montecalvesi vicini e lontani gli auguri di un Santo Natale 2003 e di un felicissimo anno nuovo 2004.
Principato Ulteriore - Cirielli
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PRINCIPATO ULTERIORE : Montecalvo
Montecalvo è capoluogo di Circondario di 3°. Classe, ed è il più prossimo ad Ariano capo distretto e sede vescovile, da dove dista solo quattro miglia. E distante da Napoli, per la via di Benevento,40 miglia; da Benevento 12, da Avellino capo luogo della provincia miglia 22. La popolazione ascende a 5180 individui. Il punto più vicino della strada consolare, è quel tratto che rasenta Ariano.
Aspetto di Montecalvo
L’abitato di questo Comune abbraccia la parte nord-ovest di un eminente colle, ne sormonta il dosso e declina nella parte sud-ovest. Sicchè una parte dei paese è
La Rosa
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"La Rosa"
di Antonio Stiscia
Rosa fresca e aulentissima…. Al parlare della rosa,riecheggiano i sacri versi di quel Cielo d’Alcamo che per prima,forse, accomunò la regina dei fiori alla donna.Il fior de fiori,che con i suoi petali si apre alla vita con discrezione e pudore.Un richiamo intenso, odoroso,un profumo inebriante di dolcezza. Simbolo dell’amore e dono d’amore,sa essere altro .Il suo colore e le sue forme si connotano di significati e non basterebbe un libro a riprodurne l’intima e complessa simbologia. Eppure la rosa sa essere utile e da essa l’uomo ha saputo trarne impieghi e diverse fortune.Se dal 700 è invalsa la tradizione ebanistica di utilizzare il duro legno di rosa per arricchire le tarsie del mobilio è anche vero che la rosa,specie quella Antica è da sempre usata al limitare dei filari delle viti,per favorire l’impollinazione delle api,fungendo da attrattore,ma anche quale utile segnalatrice della presenza di parassiti infestanti,stante una certa consanguineità tra le 2 specie botaniche,con la particolarità che la rosa,più delicata va a far da specchietto per le allodole o da agnello sacrificale alla ben più importante vite.Pagina 222 di 237