Guasto ad un treno merci bimbo avverte un malore
- Scritto da Redazione
- Categoria: Notizie
Guasto ad un treno merci Bimbo avverte un malore
Ariano – Un’avaria ad un treno merci sulla linea Caserta Foggia ha bloccato il traffico ferroviario per 5 ore. Saltati tutti i collegamenti ferroviari tra Roma e Bari. Il treno merci si è fermato in galleria tra i territori di Montecalvo ed Ariano intorno alle 21.30. Solo dopo le due del mattino la tratta ferroviaria è stata liberata ed il traffico è tornato regolare. Brutta disavventura per circa 400 passeggeri di un Eurostar proveniente da Roma e diretto Bari che è rimasto bloccato nella stazione di Montecalvo. Tra i passeggeri anche un bambino di quattro anni che tornava a casa con i genitori dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cuore. Il bimbo ha avuto un malore e,
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Canti Sacri
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
- Categoria: Notizie
Miracolso quadro della Madonna di Pompei Chiesa del Carmine sec,XIX-XX (foto archivio Palazzo Stiscia) |
Canti Sacri La tradizione religiosa montecalvese annovera personaggi e figure di particolare rilievo,non solo sotto l’aspetto prettamente fideistico,ma anche per quel che riguarda la pratica culturale,la ricerca e la partecipazione agli avvenimenti del vivere civile. Come ho spesso ricordato,in altri scritti,Montecalvo ha mantenuto nei secoli,un sano e proficuo connubio di sacralità e di secolarità,che non ha mai confusionato nell’incertezza o nella volgarità. Un paese di scrittori,di poeti,di santi e di pensatori,vanto dell’Irpinia e riferimento costante dell’intellettualismo provinciale .In questa costante e doverosa ricerca,non poteva escludersi una figura,che per certi versi è ancora viva nei ricordi dei Montecalvesi,più per le sue goliardie e le sue stravaganze,che non per la sua profonda cultura. Sto parlando del Canonico Don Michele Bellaroba,vissuto a cavallo tra il XIX e XX secolo,spirito libero e cosmopolita,protagonista originale del suo tempo.Famoso per la sua straordinaria e coinvolgente attività di Predicatore,era ricercatissimo per la unicità nel recitare i panegirici,come nel rappresentare e spiegare al popolo i passi degli evangeli,recuperando quella straordinaria tradizione medioevale,di spiegare con semplicità e con forza |
Notizie sulla famiglia Cucchi del Prof. Alberto De Lillo
- Scritto da Prof.Alberto De Lillo
- Categoria: Storia
Il capostipite si chiamava Beniamino, ma al suo arrivo a Montecalvo, agli inizi del 1900, fu subito chiamato Don Beniamino Cucchi. Egli era Amministratore Delegato di una società immobiliare milanese, proprietaria dell’antico feudo di Corsano. Fu mandato a Montecalvo per curare ed amministrare le proprietà terriere della società. Dopo la prima guerra mondiale la società immobiliare di cui Don Beniamino Cucchi era amministratore delegato, fallì e gran parte dei terreni di Corsano furono venduti ai coloni che li conducevano in fitto o a mezzadria. Altri andarono in proprietà allo stesso Don Beniamino. Agli inizi del suo mandato abitava con la moglie, Emma, ed i figli nell’antico castello di Corsano, ma dopo il terremoto del 1930, crollata gran parte del castello, fece costruire, nelle sue vicinanze, delle basse abitazioni con pertinenze agricole e lì si trasferì con l’intera famiglia.
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Cala il Sipario
- Scritto da Mario Corcetto
- Categoria: Cronaca
GIU’ IL SIPARIO! di Mario Corcetto
“Nun batti a li muonici ca Sant’Antonio si ni pava!” L’avevate mai sentito questo detto popolare? Spesso mio nonno mi diceva: “Non offendere la chiesa né i suoi membri perché al Cielo questo dispiace e immancabilmente la punizione divina si abbatterà su di te. Subito!”. Sembra che questa fosse l’unica interpretazione del detto e il conseguente insegnamento da trarne, senza che, per estensione, potesse anche considerarsi un monito volto alla difesa dei deboli in generale. Pare che l’origine di questo adagio sia legata a questo misterioso evento: una volta un frate del convento montecalvese di Sant’Antonio, in giro per la cerca, fu convinto da un contadino a lavorare il suo campo
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