Il capostipite si chiamava Beniamino, ma al suo arrivo a Montecalvo, agli inizi del 1900, fu subito chiamato Don Beniamino Cucchi. Egli era  Amministratore Delegato di una società immobiliare milanese, proprietaria dell’antico feudo di Corsano. Fu mandato a Montecalvo per curare ed amministrare le proprietà terriere della società. Dopo la prima guerra mondiale la società immobiliare di cui Don Beniamino Cucchi era amministratore delegato, fallì e gran parte dei terreni di Corsano furono venduti ai coloni che li conducevano in fitto o a mezzadria. Altri andarono in proprietà allo stesso Don Beniamino. Agli inizi del suo mandato abitava con la moglie, Emma, ed i figli nell’antico castello di Corsano, ma dopo il terremoto del 1930, crollata gran parte del castello, fece costruire, nelle sue vicinanze, delle basse abitazioni con pertinenze agricole e lì si trasferì con l’intera famiglia.

Egli era coniugato e dal matrimonio ebbe tre figli: Pierluigi, nato nel 1920 e morto nel 1921, Piero (1925) e Luigi (1929). Per il prestigio del  rango di appartenenza, aveva, nel castello, molta servitù e godeva di molto  rispetto. Era molto amato dai coloni per le sue doti di umanità e di sobrio comportamento nei loro confronti. Una Tata milanese (tale Celestina Oriani, detta “La Signorina”) curava l’educazione dei suoi rampolli. I coniugi Cucchi non ebbero vita lunga e la morte li colse a poco tempo di distanza, lui nel 1940 e la moglie Emma nel 1941, quando ancora il giovane Piero compiva gli studi ginnasiali ed il piccolo Luigi frequentava la scuola media. “La Signorina” ebbe cura di loro, dell’amministrazione domestica e patrimoniale. Piero (detto Don Piero) si laureò in economia e commercio e, dopo la laurea, si trasferì a Torino ove fu assunto presso un Istituto bancario. Sposò Pina Caccese, di Montecalvo, figlia di Felice Caccese (detto Don Felice Mingarella), fratello del dott. Carlo Caccese. Dal matrimonio ebbe due figli: Beniamino ed Emma. Il fratello Luigi (detto Don Luigino)  si diplomò come perito agrario e curò personalmente il patrimonio terriero. Nel 1968, improvvisamente, moriva Luigi e “La Signorina” rimase sola. Costei, ormai abbastanza anziana, non volle abbandonare il luogo ove aveva trascorso gran parte della sua vita e fu assistita fino alla sua morte, avvenuta nel 1976, dalla famiglia di Mobilia Pompilio (detto Crescenzo  La Piscarera), subentrato, a sua volta, ad amministrare le rimanenti proprietà dei Cucchi. Don Piero, dopo la morte del fratello Luigi, vendette quasi tutti i terreni, lasciandone solo qualcuno a cura di Pompilio Mobilia. Una ventina di anni or sono moriva anche Don Piero Cucchi. Sua moglie, Donna Pina Caccese, vive ancora a Torino con i suoi due figli: Beniamino ed Emma. Della famiglia Cucchi, oggi, a Montecalvo, resta solo una tomba di famiglia.

 Prof. Alberto De Lillo 12/05/2006

Luglio 2014

LUTTO CUCCHI-CACCESE

Si è spenta a Torino a 91 anni la cara esistenza della montecalvese  N.D. Giuseppina Caccese vedova Cucchi. Apparteneva ad una rispettabilissima famiglia di Montecalvo. Il papà, Don Felice, dopo la Liberazione, fu il primo Commissario civico dei paese, dal novembre 1943 al maggio 1944, nominato dal Governatore Alleato di Avellino Alexander White. Lo zio fu l’on ing. Francesco Caccese, Segretario Federale fascista di Gorizia dal 1927 al 1929 e deputato, eletto a Gorizia, dal 1929 al 1940, nonché progettista dell’autostrada Palmanova, Gorizia, Lubiana. Un altro zio, dott. Michele, fu Direttore generale dei Ministero dei Lavori Pubblici. L’altro fratello del padre, dott. Carlo, fu medico a Montecalvo fino alla morte. La famiglia conserva ancora, e frequenta, in piazza San Pompilio Maria Pirrotti, nel centro storico del  paese un bellissimo palazzo gentilizio, uno dei pochi scampato alla furia distruttrice delle ruspe che, nel post sisma 1962. fecero piazza pulita delle antichità nostrane L’ estinta si trasferì a Torino, nel 1955, quando sposò il dott. Piero Cucchi, figlio dei rag. Beniamino amministratore del feudo montecalvese di Corsano, dirigente bancario nel capoluogo piemontese Ne piangono la morte i due figli. il dott. Beniamino, medico, e la professoressa Emma La notizia ha rattristato i montecalvesi che stimavano e stimano i rampolli della nobile famiglia Caccese. Condoglianze ai figli Beniamino ed Emma e ai familiari tutti. Un abbraccio fraterno alla cara amica, cognata dell’estinta, dottoressa Maria Letizia Lazazzera Caccese.

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