Montecalvo: Oggi la conta dei danni
- Scritto da Alfonso Caccese
- Categoria: Cronaca
Prevista per oggi la ricognizione dei danni subiti dopo il nubifragio di ieri che ha colpito una vasta zona della provincia in particolar modo Montecalvo Irpino e Casalbore.
La macchina amministrativa ed il nucleo della protezione civile già sono all’opera per la conta dei danni.
Agricoltura in ginocchio e problemi alla viabilità con conseguente ricaduta sulla economia, già in crisi della nostra zona, porterà l’ente comunale quasi certamente a predisporre i relativi atti amministrativi e a chiedere lo stato di calamità naturale.Il Sindaco Dott.Carlo Pizzillo segue con solerzia il lavoro minuzioso delle strutture tecniche in modo da poter avere al più presto un quadro dettagliato e chiaro dei problemi sorti dopo il violento evento temporalesco in modo da poter intervenire celermente nelle situazioni che offrono maggiori criticità.
Montecalvo: Violento nubifragio a rischio le colture
- Scritto da Alfonso Caccese
- Categoria: Cronaca
Ancora non si è placato ma il temporale che da oggi impazza sulle nostre zone sembra avere avuto una potenza devastante. Nel momento in cui scriviamo è ancora in atto, e da varie zone giungono segnali di allegamento e smottamento di terreni causato anche da una forte e ridondante grandinata che ha imbiancato le nostre vie quasi fossimo in alta stagione invernale. Dalle prime notizie i danni più ingenti si sono verificati nella campagne già seriamente segnate dalla grandinata dell’undici luglio e messe ancora di più in ginocchio dal nubifragio di oggi.
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S.Pompilio: vocazione e sacerdozio
- Scritto da don Luigi Capozzi
- Categoria: Storia
«La storia della vocazione religiosa di San Pompilio, anche se non unica nella storia della vita Religiosa, ha indubbiamente dell’insolito, dello straordinario, come lo avrà quella, in certo senso, della seconda vocazione della sua vita. La famiglia Pirrotti, rispettando e venerando la voce dello Spirito che li chiamava al suo servizio, aveva già offerto al Signore tre dei suoi figli: Pompilio, il più grande, aveva abbracciato la via del sacerdozio, entrando nel seminario di Benevento, dove parve maturo per il Cielo nel fiore degli anni; Francesco(Fra Giuseppe) aveva abbracciato la Regola di San Francesco, e Bartolomeo (Fra’ Raffaele) quella di San Domenico ...Tutte le preghiere del giovane, tutte le sue segrete lacrime erano rivolte al Signore perché un po’ di luce si facesse nella sua anima ... A questo scopo ... decise di fare un ritiro spirituale di otto giorni.Di questi esercizi ... sono giunte a noi le conclusioni dei temi di meditazione e i propositi che il giovane giorno per giorno veniva annotando in un suo quadernetto»
La Valle del Miscano si spopola
- Scritto da Alfonso Caccese
- Categoria: Cultura
Non sono bastati i terremoti del Novecento (1930, 1962, 1980), le macerie del dopo guerra, l’abbandono in massa delle terre da coltivare, la scomparsa dell’artigianato locale, il difficile e lento recupero di un livello minimo di vita dignitosa, una minaccia vecchia (ma sotto nuove forme) si presenta oggi in tutta la sua pericolosità e imponenza per infliggere un altro duro colpo al tessuto sociale della nostra comunità: l’emigrazione intellettuale. Essa rappresenta una sciagura mortale che potrebbe portare col tempo alla scomparsa delle piccole realtà locali, come quelle nostre della Valle del Miscano, che sono costrette a rinunciare alle loro personalità migliori, alle intelligenze più pronte e vivaci e a privarsi dei propri figli più capaci e brillanti, quindi delle loro risorse più preziose.Naturalmente essa non rappresenta una novità: il nostro territorio è luogo storico di emigrazione. Ma le cause sono da imputare alla pochezza, all’ipocrisia e al cinismo delle classi dirigenti locali (e nazionali)?
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