Dott. Mario Sena
- Scritto da Redazione
- Categoria: Personaggi
SENA MARIO
Nato a S. Angelo dei Lombardi 62 anni fa. Coniugato con Gilda Santamaria, ha due figli: Angelo e Eufrasia. Il primo è da poco laureato in Ingegneria ed Efri, come affettuosamente la chiamano amici e familiari, è ricercatrice universitaria. Laureatosi giovanissimo in Giurisprudenza, comincia immediatamente a esercitare la professione nello studio legale dell’ANAS di Roma. Vince diversi concorsi, rinuncia a quello al Ministero dell’Agricoltura a Roma per rimanere vicino alla famiglia e al suo ambiente e accetta il lavoro di funzionario presso l'intendenza di Finanza di Napoli.
Coltiva la passione politica fin da giovane interessandosi alle questioni e ai problemi della sua comunità e dell'alta irpinia. Negli anni ’60 è fondatore, insieme con un gruppo di giovani dell’Azione Cattolica, di un periodico locale che suscita grande interesse. Nasce così, sotto la guida e il carisma di don Bruno Mariani, sacerdote di S. Angelo scomparso sotto le macerie il 23 novembre 1980, “ il Dialogo ”, giornale che contesta il potere e le scelte di una parte della D.C.
La rivista, che egli stesso dirige e dalla quale sorge anche una radio libera, Radio Raid (radio alta irpinia il dialogo), diventa
Commedie, Sonetti e Madrigali nella Montecalvo del ‘700
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
- Categoria: Attualità
Il 15 Agosto 1748 nella Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo,si tenne una Accademia,vale a dire una manifestazione artistico- letteraria in onore della Vergine,nel giorno della sua Assunzione,con la recita di poesie e canti e la rappresentazione di una commediola sacra,col solo unico fine di magnificare la grandezza di Dio e della sua soavissima Madre.Il manoscritto che raccoglie i componimenti letterari, è straordinariamente importante, non solo per il contenuto delle opere ,di ottimo livello e grande raffinatezza culturale,ma soprattutto per il suo utilizzo come libretto d’opera,visto che l’Accademia è stata rappresentata più volte, alla presenza della moltitudine dei fedeli e all’interno della stessa Collegiata,per il qual motivo ben si spiega l’utilizzo della lingua volgare e addirittura del dialetto montecalvese.
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Violentavano minorenni dopo averle drogate
- Scritto da Redazione
- Categoria: Sito 2002
Violentavano minorenni dopo averle drogate
Prima le drogavano e poi le violentavano. Dodici persone sono state arrestate all'alba per presunti ripetuti episodi di violenza sessuale di gruppo nei confronti di ragazze minorenni. Secondo l'accusa il gruppo, composto da otto persone di Ariano Irpino, due di Avellino, una di Foggia e una di Nola, adescava giovani ragazze di Ariano Irpino, a cui facevano assumere cocaina prima di violentarle brutalmente.
Secondo le indagini, avviate nel 2001 dal commissariato di Ariano Irpino, guidato dal vicequestore, Gaetano Froncillo, grazie anche alla collaborazione di alcune delle giovani vittime e in qualche caso dei loro genitori, sarebbe stato accertato che venivano organizzati 'festini' in un' abitazione alla periferia di Ariano Irpino. Nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, sono state sequestrate armi e dosi di cocaina. da "Repubblica" del (21-04-2006).
nella foto il vice questore Froncillo leggi le reazioni sul Forum
Dalle pietre alla storia
- Scritto da Prof. Alfredo Siniscalchi
- Categoria: Sito 2002
Molto si è scritto su Montecalvo e ritenevo del tutto inutile riproporre ancora un libro.
Mi sono dovuto ricredere in quanto “Montecalvo – dalle pietre alla storia” non è il ripetere di cose già raccontate, ma è una ricerca insolita, ricca di curiosità, il tutto confortato da una documentazione ineccepibile.
L’impegno dimostrato dall’Autore è notevole, sia per la raccolta dei dati che per la loro interpretazione in un’ottica indubbiamente insolita.
Il libro è un’esposizione semplicissima dell’evoluzione storica di Montecalvo Irpino che, partendo dalle vestigia ancora esistenti, giunge alle cause che nel passato hanno dato vita al paese che noi oggi conosciamo.
La ricerca dell’Autore è stata difficile in quanto gli innumerevoli terremoti che si sono abbattuti sul nostro paese hanno cancellato le testimonianze che ci avevano lasciate le popolazioni succedutesi nei secoli.
Esistono ancora dei ruderi e l’Autore li richiama: le rovine del Castello e degli Ospedali dell’Annunziata e di Santa Caterina; i palazzi de Cillis e Pirrotti; le chiese di S. Gaetano e di S. Antonio. Ma Giambosco Cavalletti non si ferma ad esaminare le “pietre” del centro, esce dal borgo e nel capitolo VIII analizza i ponti romani di “S. Spirito” e di “Pezza di Cristina”; le
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