- Scritto da Alfonso Caccese
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Amici del Camerun è un’organizzazione, senza fini di lucro e con l’azione diretta personale e gratuita dei propri aderenti, ispirandosi a valori umanitari e a finalità solidaristiche ,si prefigge di aggregare tutte quelle persone italiane e straniere che intendono mettere a servizio degli immigrati le proprie risorse di professionalità , di esperienza,di tempo e quanto altro è nelle proprie possibilità. L’Organizzazione si dedica in maniera particolare a quelle fasce di emarginazione come sono gli immigrati e tutte quelle persone straniere che vivono in situazione di emarginazione. E' presieduta da Joseph Ayina ed ha sede legale in Montecalvo Irpino.
- Scritto da Alfonso Caccese
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Da un idea che sembrava irrealizzabile a pochi giorni dalla realizzazione finale del progetto, quasi un anno dalla scrittura alla sua messa in opera. Questi i tempi richiesti per la concretizzazione dell’idea fantastica del parroco di Montecalvo Irpino, Don Teodoro Rapuano, un film sulla vita di San Pompilio M.Pirrotti.Una idea senz’altro meritoria ma che già era stata studiata e progettata nel 2008 per iniziativa dell’allora assessore Nicola Serafino, coadiuvato dal Dottor Antonio Stiscia, trovarono il regista e lo sceneggiatore,contattarono le persone giuste, cercarono il coinvolgimento di personaggi di spicco dello spettacolo,predisposero un progetto,di cui il materiale è agli atti del Comune,ebbene, tutti quelli che avrebbero dovuto dire di sì,ammutolirono. Le autorità civili e religiose nicchiarono! Seguì il nulla fino ad oggi e questa è storia recente. Il film prende spunto da una espressione che il Santo Montecalvese usava spesso nelle sue omelie in tutto il suo peregrinare nei vari luoghi delle sue missioni “Amerò sempre” e ripercorre le tappe e i luoghi , dalla sua formazione spirituale alla tremenda prova delle sue missioni non sempre facili come ad esempio la sua
Leggi tutto: La vita di San Pompilio è ora un film: Amerò sempre
- Scritto da Redazione
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Montecalvo Irpino, tra Benevento e Avellino, è uno dei tanti paesi del sud dove la miseria, l'emigrazione, hanno consumato, quotidianamente , la forza e la voglia di fare. Ma tutto questo non ha impedito a Montecalvo di far ascoltare la propria voce.
Come spesso succede, a chi è costretto ad abbandonare la propria terra, rimangono i suoni uditi e passati tra le mura domestiche,nella piazza del paese, nei campi. Suoni e rumori che rimangono intatti nella memoria, ritornando costantemente alla luce nei momenti in cui ognuno deve fare i conti con se stesso.
Andare a ricomporre la memoria collettiva,riconquistare la lingua delle proprie origini significa infondere e dar coraggio, ma sopratutto riconsegnare, a chi l'aveva perduta, la sua giusta appartenenza ad una civiltà antica degna di rispetto pregna di atavica nobiltà.
- Scritto da Alfonso Caccese
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E’ tutto pronto per la “Festa delle ciliiegie”, organizzata, per la giornata di sabato 15 giugno 2013, dalla Pro loco Montecalvo anche se la stagione che sta per finire è stata poco felice e ha messo a rischio la produzione del piacevole frutto.
Ma organizzatori e coltivatori ce l’hanno messa proprio tutta e si presenteranno puntuali alla popolazione offrendo ad essa dolci a base di ciliegie e assaggi di vari tipi di ciliegie prodotte dal nostro territorio.
Una buona vetrina anche per i visitatori che affluiranno nel nostro comune per cogliere le peculiarità e la squisita bontà della nostra produzione di "cirase".
- Scritto da Alfonso Caccese
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La ricerca delle proprie radici è un’esigenza che prima o poi, qualsiasi individuo si sente in dovere di tradurre in informazioni reali. Talvolta, addirittura, questa operazione si arricchisce via via di contenuti di sicuro valore letterario, scientifico, poetico.
Per conseguire traguardi di tali dimensioni, è opportuno esprimere una gamma di funzioni e di sensibilità di fondo talmente ampia da poter essere parafrasata senza limitazioni di sorta.
Ne possono nascere trame espressive di diversa tipologia analitica: con inclinazione alla creatività artistica o alla riscoperta dell’ uomo attraverso vere e proprie analisi del contesto sociale. Si tratta di lavori rari, però, quando se ne scopre qualcuno, lo si legge con un piacere nuovo, se non altro per appropriarsi dei piccoli tesori che in esso si celano, magari dietro un sottile velo di pudore.
- Scritto da Paolo Saggese
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Resto ammirato di fronte alla produzione poetica, artistica e antropologica di Angelo (all’anagrafe Angelomaria) Siciliano, nato a Montecalvo nel 1946, e che, da una vita ormai, ha abbandonato con il “corpo” l’Irpinia.
Nel 1965, infatti, aveva preso la strada per Napoli, in attesa di laurearsi alla “Federico II” in economia, poi il servizio militare, e dal 1973 si è trasferito a Trento, dove ha insegnato negli Istituti superiori e tutt’ora vive con la sua famiglia.
Egli appartiene, dunque, pienamente a quelli che abbiamo definito i “poeti della diaspora”.
Del resto, lo stesso Siciliano, nella “Premessa” ad un fascicolo autoprodotto ed edito in quindici copie nel 2010, scrive: “Pur vivendo a Trento dal 1973, idealmente non mi sono mai separato dalla mia terra natale, Montecalvo e l’Irpinia.
- Scritto da Redazione
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L’ex rione Serra di Montecalvo Irpino sarà dedicato al farmacista Pietro Cristino, il primo sindaco di Montecalvo Irpino. Lo ha deciso la giunta esecutiva guidata dal sindaco Carlo Pizzillo. Il dottore Cristino fu commissario civico dal giugno del 1944 al 6 aprile del 1946; Parlare di Giuseppe e Pietro Cristino, oggi, nell’epoca del crollo delle ideologie, dopo l’implosione dei regimi totalitari dell’Est europeo,ma anche di guerre sanguinose – basti pensare a quella del Golfo Persico e all’altra tra le nazioni dell’ex Iugoslavia – che sicuramente hanno trovato una concausa nel crollo del Muro di Berlino del 1989,che ha segnato la fine della guerra fredda e dei blocchi contrapposti, guidati dalla fine della seconda guerra mondiale rispettivamente da USA ed URSS, potrebbe anche significare andare ad indagare fatti, persone e vicende del Novecento, la cui storia, oltre che non sempre ripercorsa e chiarita adeguatamente e a sufficienza, ci appare distante anni luce.E proprio tale distanza consente che tanti personaggi di primo piano, che hanno fatto la storia civile e sociale del nostro paese, possano essere spesso posti in discussione per le scelte politiche fatte e per il loro operato nel secondo dopoguerra, in quanto hanno contribuito, seppure indirettamente, a quel sistema politico nazionale bloccato, rimasto senza alternativa. Si è parlato e si parla anche di democrazia incompiuta.