Amici del Camerun è un’organizzazione, senza fini di lucro e con l’azione diretta personale e gratuita dei propri aderenti, ispirandosi a valori umanitari e a finalità solidaristiche ,si prefigge di aggregare tutte quelle persone italiane e straniere che intendono mettere a servizio degli immigrati le proprie risorse di professionalità , di esperienza,di tempo e quanto altro è nelle proprie possibilità. L’Organizzazione si dedica in maniera particolare a quelle fasce di emarginazione come sono gli immigrati e tutte quelle persone straniere che vivono in situazione di emarginazione. E' presieduta da Joseph Ayina ed ha sede legale in Montecalvo Irpino.

L’Organizzazione favorisce l’incontro tra le culture di appartenenza degli immigrati tra loro e della cultura degli immigrati con quella italiana,crea e intensifica tutte le possibilità di integrazione nel rispetto della multi-etnicità. Sviluppa una cultura ad una convivenza civile, dei diritti, delle pari opportunità , di lotta all’esclusione , al razzismo , alla xenofobia, all’intolleranza . La bella storia di Joseph, dal Camerun a Montecalvo. Da dieci anni con l’Irpinia nel cuore.Nel frattempo, Caritas diocesana e volontari, insieme al comitato promotore dell’iniziativa umanitaria si preparano ad accogliere a Bisaccia con il calore necessario il loro arrivo. Il prossimo otto giugno in Ghana negli uffici dell’Ambasciata, potrebbe essere il giorno della svolta. Finalmente i familiari di Addai dovrebbero ricevere i visti d’ingresso in Italia. Lo sperano tutti ma soprattutto, quell’uomo solo, triste e immobile in un letto d’ospedale, che ora può contare anche su un nuovo angelo di nome Joseph.“E’ una situazione davvero molto triste sulla quale non si può restare in silenzio – ha dichiarato Joseph Ayina – quando ho saputo della storia di Addai, è scattata immediatamente in me la molla della solidarietà. Sono io che ringrazio, Gianni Vigoroso, Lucia Cafazzo, Pascal Melchionna, Michele Frascione, Flavia Squarcio, Nunzio Lucarelli e quanti in un modo o in un altro si stanno adoperando per questa causa e soprattutto per avermi coinvolto e fatto sentire parte integrante di questa famiglia. E’ importante in questo momento, decisivo e fondamentale essere uniti. Credo che ci sia bisogno di una forza ancora più grande, che sono sicuro non mancherà, nei giorni della loro permanenza in Italia. La vera politica, ritengo sia questa, al servizio come è stato detto anche da Gianni Vigoroso, dei più deboli, degli ultimi. E noi faremo in modo che Addai non resti un ultimo della terra, ma possa al più presto sorridere, nel rivedere la sua famiglia.”Joseph ha subito preso a cuore questa triste storia tanto da attivarsi in prima persona con i familiari di Kwaku che attendono con ansia e trepidazione quel visto dall’ambasciata che gli consentirà di poter giungere in Italia. “E’ grazie a Joseph se siamo riusciti ad instaurare un contatto telefonico continuo con i familiari di Addai – affermano dal comitato.” Disposto a recarsi anche in Ghana, personalmente qualora la burocrazia dovesse ulteriormente rallentare la loro partenza verso l’Italia. Nei giorni scorsi, Ayina, si è recato a Roma insieme a Gianni Vigoroso, dove hanno avuto un colloquio con il sottosegretario al welfare Luca Bellotti. Da dieci anni in Italia con il cuore impiantato a Montecalvo Irpino. E’ la storia di Joseph Ayina 41 anni responsabile dell’associazione “ Amici del Camerun”. Il suo nome è balzato sulla stampa locale e nazionale e sui vari siti on line nei giorni scorsi a proposito della drammatica vicenda di Kwaku Addai, il giovane operaio ghanese ricoverato in coma vegetativo nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Bisaccia, solo e lontano dalla sua terra e dai suoi affetti da oltre tre anni. Vedi allegato:http://win.irpino.it/cultura/manifestazione_Camerun.htm

{jcomments on}

Pin It