Frammenti di storia: Aequum Tuticum
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cultura
Sullo spartiacque appenninico in località Sant’ Eleuterio di Ariano Irpino, sono visitabili i resti dell’antico centro di Aequum Tuticum, nodo viario, da cui si irradiavano numerose strade che collegavano da nord a sud il Sannio con la Campania, e da est ad ovest il versante tirrenico con quello adriatico. In età repubblicana, una via Aemilia collegava Aequum Tuticum con Fioccaglia di Flumeri ed Aeclanum. Nel 109 d.C. il centro viene attraversato dalla via Traiana e successivamente dalla Herculia. Nonostante che il toponimo Aequum Tuticum alluda a un insediamento sannitico, la fase più antica attestata dagli scavi è riferibile all’età imperiale. L’emergenza più rappresentativa è costituita da un edificio termale databile al I sec. d.C., il cui ambiente centrale era decorato con un pavimento a mosaico con tessere bianche e nere, con motivo a pelte. Alla seconda metà del II sec d.C. si riferiscono una serie di ambienti disposti a schiera interpretabili probabilmente come horrea (magazzini) o tabernae (botteghe).
Frammenti di storia: Il Trappeto
- Scritto da dott.Antonio Stiscia
- Categoria: Cultura
Il complesso architettonico e urbanistico è da considerare un unicum,paragonabile ai più famosi Sassi di Matera solo per la disposizione a terrazze e alla conformazione,nel mentre son ben diverse le caratteristiche legate ai servizi comuni e alla convivenza delle genti,molto simile ad una società comunarda complessa,regolata da rigide regole di convivenza e di interdipendenza. Trappeto è termine di derivazione greca e si rapporta alla lavorazione e trasformazione delle olive,termine ancor oggi usato correntemente dalla popolazione,insieme a Frantoio. La presenza di numerosi frantoi oleari,del tipo a macina in pietra ,tirata da asini,delineò la toponomastica di una non vasta area,che col tempo ebbe ad aver una incidenza abitativa enorme e la nascita di un vero e proprio formicaio umano. Se si pensa che in poco più 40.000 metri quadri,vivevano e convivevano almeno 2000 persone,con gli animali e le masserizie relative,ci si rende conto dell’indice abitativo elevatissimo. La prima domanda è il perché la popolazione scelse di vivere in un formicaio,anziché espandersi in altre zone o ancor meglio abitare in campagna. La risposta appare naturale in riferimento alla sicurezza e alla necessità di vivere il più vicino possibile a chi poteva difenderla (castello e palazzi )ma anche dalla necessità di trarre da questa prossimità il necessario per vivere,fornendo le braccia e la capacità trasformative(artigianato). -VIDEO -
Successo 5° raduno Equestre
- Scritto da Redazione
- Categoria: Tradizioni
Bellissima giornata quella di ieri domenica 30 giugno in compagnia dei nostri amatissimi cavalli e della splendida organizzazione degli amici (cavalieri montecalvesi ) Giornata perfetta per escursioni a cavallo visto il clima soleggiato ma asciutto e dei splendidi posti che nascondono i nostri territori passeggiando per le vallati montecalvesi ai confini di ariano e camminare sul nostro amatissimo regio tratturo per arrivare al malvizza contrada di Montecalvo visitare le famose bolle cosa davvero bella e alla fine mangiare le squisitezza della nostra zona e il massimo per chi ama la natura e gli animali e come ho detto prima dobbiamo ringraziare i cavaliere montecalvesi per chiudere ricordo come presidente dei cavalieri dell'ufita l'appuntamento del 3/4 agosto per la sesta edizione del raduno equestre tratturo e tratturielli ariano irpino con la presenza di cavalli provenienti da tutta Italia per far conoscere i nostri bellissimi luoghi e i nostri prodotti. Luca Grasso
Amerò Sempre: Ultimo ciak
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cultura
Nella giornata di ieri,giovedì 27 giugno 2013 con le ultime riprese, è calato il sipario sul film di Don Teodoro Rapuano dedicata alla vita di San Pompilio Maria Pirrotti: Amerò Sempre.Tante persone, attori e gente comune, hanno invaso il set-cinematografico allestito in corso Umberto e nella piazza dedicata al Santo. Con perfetto rispetto della tabella di marcia,la troupe del film si è messa al lavoro curando in modo maniacale gli ultimi dettagli scenografici del film. Gli attori e le comparse caricate dalla grande responsabilità dell’ultimo ciak si sono mosse con professionalità e diligenza. Alla fine,visibilmente stanchi e commossi si sono lasciati andare a scene di tripudio e gioia pura e hanno inteso ringraziare in mille modi il loro parroco per aver dato loro un occasione unica per poter vivere una esperienza esaltante. I paesani hanno seguito i lavori con attenzione e commozione e alla fine anche loro si son lasciati coinvolgere dall’atmosfera magica di questa serata davvero importante per la nostra comunità.
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