Padre Lorenzo
- Scritto da Gerardina di Nespore
- Categoria: Cultura
Fiera santa caterina 2019
- Scritto da Redazione
- Categoria: Tradizioni
Enogastronomia, agricoltura e turismo, sono questi gli ingredienti della Fiera di Santa Caterina, a Montecalvo Irpino.
Un appuntamento che si rinnova dal 1300, un’occasione per fare compere o per una gita fuori porta alla scoperta del piccolo centro dell’appennino immerso nel verde.
Quest’anno l’evento si svolgerà sabato 23 e domenica 24 novembre nel centro urbano di Montecalvo. Gli espositori saranno presenti, come di consueto, per le strade del paese che, da corso Vittorio Emanuele, salgono verso il centro storico.
Ercole Caccese
- Scritto da Mario Aucelli
- Categoria: Storia
Il Podestà ERCOLE CACCESE
Ci è sembrato doveroso ricordare, in questa ricerca, di Ercole CACCESE, il podestà che, ininterrottamente, dal 1926 fino alla morte, ha amministrato il Comune di Montecalvo Irpino. Per gentile concessione del figlio, dottor Federico Caccese, siamo venuti in possesso delle notizie che di seguito trascriviamo e che, degnamente, ritraggono la figura di questo illustre ed integerrimo nostro concittadino. Ercole Caccese nacque a Montecalvo il 5 agosto 1889. Morì, nel palazzo di proprietà di Corso Vittorio Emanuele, per cause di servizio militare, ancora giovane, a soli 53 anni, il 18 ottobre 1942. Ha avuto, in vita, una brillante carriera militare e pubblica: Il 26 settembre 1912 fu nominato sottotenente. Il successivo 16 novembre fu inviato in Tripolitania e Cirenaica. Il 2 giugno 1915 fu trasferito in zona di guerra. Il seguente 29 luglio fu promosso tenente . Il 12 ottobre 1915 fu dichiarato disperso, per fatto d’arme, sul Monte San Michele (sul Carso, altitudine 275 slm, dove si svolsero le “battaglie dell’Isonzo”, con la presa finale di Gorizia).
Il terremoto in Irpinia 21 Agosto 1962
- Scritto da Amministratore
- Categoria: Storia
Il sisma del 21 agosto 1962 può essere considerato un episodio apparentemente minore della storia dell'Italia repubblicana. Oscurato negli anni da ben più gravi calamità in termini di perdita di vite umane, questo terremoto è rimasto vivo solo nella memoria di coloro che lo hanno vissuto in prima persona e di chi abita ancora oggi nei luoghi più colpiti. Eppure per i contemporanei si trattò di un evento a dir poco traumatico, che suscitò una grande ondata di solidarietà nei confronti delle popolazioni flagellate dalla calamità. C'è un filo sottile che collega, non solo dal punto di vista geologico, i terremoti del 1930, quello del 1962 e quello del 1980 ed è doveroso riprenderlo se si vuole ricostruire la complessità in cui operano i vari elementi di sviluppo e di arretratezza in Campania ed in parte del Sud Italia.
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