Dialogo con Marko Kravos e Josip Osti.
- Scritto da Aldo Micillo
- Categoria: Cultura
Dietro la Poesia: Conversazioni con Poeti Contemporanei.
Aldo Micillo – Grazie per la vostra disponibilità a questa chiacchierata. Devo dire che ho trovato molto coinvolgente il reading delle vostre poesie, prima quello di Marko e poi quello di Josip. Per cominciare potreste raccontarmi qualcosa della vostra vita… Magari può cominciare Marko, che appartiene alla minoranza di lingua slovena a Trieste e che può poi tradurre le parole (in sloveno) di Josip…
MARKO – Riguardo alle circostanze della mia nascita, dico che sono qui, in Campania, anche per rivisitare i luoghi dove sono nato, in Irpinia, dove i miei genitori erano stati mandati al confino, durante la seconda guerra mondiale, dal regime fascista. Così nel ‘43 sono venuto al mondo nel paese di Montecalvo Irpino.
Sulle orme della famiglia Kravos nel Sud Italia Mario Aucelli nel suo libro anche sugli ex internati
- Scritto da Poljanka Dolhar
- Categoria: Cultura
Lui stesso ha vissuto la maggior parte degli eventi di cui scrive; prima di scendere in quasi 500 pagine di ampia narrazione, l'autore scrive dunque - posso legittimamente dire: io c'ero. Mario Aucelli è insegnante di professione, ma ha flirtato con la scrittura per tutta la vita, prima come collaboratore di molti giornali italiani, poi come ricercatore della sua piccola patria. Si trova nel sud Italia, nel cuore collinare della Campania: Mario Aucelli è nato nel 1936 a Montecalvo Irpino (Avellino), dove vive anche lui. Il paese di circa 3.500 abitanti è conosciuto in Campania per il suo pane di Montecalvo, e il suo nome viene fuori soprattutto quando si parla di Marko Kravos. Il poeta e scrittore triestino vide la luce per la prima volta (primavera 1943) a Montecalvo, dove le autorità fasciste internarono il padre Josip.
Montecalvo saluta Antonio Stiscia
- Scritto da Nicola Serafino
- Categoria: Attualità
Oggi gli amici di Montecalvo Irpino perdono un grande scrittore e oratore, Antonio Stiscia, una persona stimata da tutti, ricercatore delle tradizioni e in particolare della "pacchiana".
Caro Antonio, in aula con i tuoi racconti portati con la leggerezza di un sapere colto abbiamo vissuto ore indimenticabili che onoriamo con la promessa che dovesse nascere un giorno il tanto desiderato museo faremo in modo che sia dedicato alla tua memoria. Grazie per tutto quello che hai scritto ma soprattutto per quello che sei stato e un abbraccio corale è per tuo figlio Gian Michele, amico orgoglioso di un papà così stimato ...vi siamo vicini in questa giornata dove le pacchiane vestono l'abito nero.
La " Tarantella Montecalvese"
- Scritto da Alfonso Caccese
- Categoria: Attualità
Montecalvo Irpino (AV) La tarantella napoletana nacque a Napoli ai primi del ‘700. A quel tempo le coppie si conoscevano tramite le famiglie. L'amore tra i giovani era platonico. Era molto difficile avere dei contatti, potevano solo guardarsi e sorridersi.I genitori accorgendosi delle simpatie reciproche tra i loro figli organizzavano delle festicciole che finivano sempre a tarallucci e vino (queste erano le loro possibilità!).
Sul finire delle festicciole c’era sempre la tarantella. Anche perché in quell’epoca nelle famiglie non mancava mai un mandolino e un tamburello.
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