- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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Cosimo Maria De Horatiis
Scienziato e Letterato tra Illuminismo e Romanticismo
Cosimo Maria de Horatiis nasce a Caccavone (od. Poggio Sannita) il 25 settembre 1771 e muore in Napoli il 26 Marzo 1850.
Figlio del Dott.Costanzo e di Rosa Daniele,fin da fanciullo mostrò i segni di un vivo ingegno e la voglia di apprendere,che gli veniva dagli insegnamenti del dottissimo padre,ottimo insegnante e valente medico,alla cui scuola si formarono molti giovani del paese e del circondario.
Il dott. Costanzo,legatissimo alla famiglia,trasmise a Cosimo come agli altri suoi figli, i primi germi del sapere e della virtù,non solo sotto l’aspetto medico,ma anche sotto l’aspetto letterario e scientifico.Fu così,che fin da giovinetto,Cosimo(Cosmo),apprese di matematica,fisica,filosofia e lettere,per poi perfezionarle nel Seminario di Trivento,dove fu iscritto all’età di 11 anni e dove ebbe per precettore Attanasio Tozzi,discepolo del Genovesi.
Si trasferì a Napoli per completare la sua formazione umanistica.
In quel 700 ricco di ingegni e in pieno turbinìo di cultura,si trovò perfettamente a suo agio.
- Scritto da Angelo Siciliano
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INTERVISTA DI ANGELO SICILIANO AD ANTONIO SMORTO RAGAZZO DI 94 ANNI: LE CUI VICENDE PERSONALI S’INTRECCIANO CON LA STORIA CIVILE E POLITICA DI MONTECALVO IRPINO
Antonio Smorto vive da diversi anni in Veneto, a Castel D’Azzano (VR).Lo ricordavo molto vagamente. Era piena guerra fredda tra USA e URSS, e una sera a Montecalvo Irpino (AV), paese dell’Alta Irpinia, doveva essere il 1956, in occasione dei fatti d’Ungheria, nella casa di ‘Nduniùcciu Shcatulìnu giù ai Fossi, di cui esiste solo un rudere dopo il terremoto del ’62, egli proiettò delle diapositive sulla seconda guerra mondiale. Eravamo presenti in tanti a quell’evento, molti adulti e anche noi bambini. Mi rimasero impresse le immagini agghiaccianti dei lager nazisti e delle fosse, da cui erano estratti i cadaveri dei deportati denutriti, soprattutto ebrei, che evidentemente erano stati seppelliti in fretta, solo perché non si era riusciti a farli sparire nei forni crematori, prima dell’arrivo degli alleati. Antonio Smorto lo rividi e conobbi personalmente nell’estate ‘92 a casa sua. Andai a fargli visita un anno dopo la commemorazione di Giuseppe Cristino, morto nel ’41 in Spagna, prigioniero di Franco, dopo aver combattuto, nella guerra civile del 1936-1939, come arruolato nelle Brigate Internazionali. Per richiesta della famiglia Cristino, nel ’91, anno in cui ricorreva il cinquantenario dalla morte, avevo dettato due epigrafi. Una di esse è riportata sulla sua lastra tombale a Montecalvo, nella cappella funeraria di famiglia. Purtroppo, la sua tomba contiene solo qualche effetto personale. Per quanto la sua famiglia fece, non si riuscì a recuperare i suoi resti che risultavano andati dispersi, perché egli era stato sepolto in una fossa comune, spianata poi negli anni Sessanta per farvi su un giardino. L’altra la donai ai familiari e, successivamente, la pubblicai nel ’93 nella mia raccolta di calligrammi ed epigrammi Dediche.
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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Giuseppe Mazzini 1805-1872
Qualche pomeriggio fa,e come è mia consuetudine,ero a casa dei miei per leggere i quotidiani del giorno e ricaricarmi di quella dose giornaliera di buon senso e saggezza.
In un mondo completamente rovesciato è facile perdere la rotta,ecco perché ritengo che mai come in questo momento i vecchi,sono il nostro futuro.
Ma ecco che la televisione,si coalizza per alterare le poche menti ancora pensanti,le uniche persone ancora fondamentalmente libere,scevre da ogni condizionamento della vita, forse perché in credito solo con la
- Scritto da Redazione
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LA COMITIVA DEL COLONNELLO CARUSO
di Luisa Sangiuolo
da: "Il Brigantaggio nella Provincia di Benevento 1860-1880" De Martino, Benevento, 1975
Dopo la capitolazione di Gaeta, Michele Caruso da Torremaggiore viene avvicinato da emissari borbonici che lo guadagnano alla loro causa, affidandogli un incarico di notevole responsabilità: costituire ed organizzare bande reazionarie nelle tre province di Foggia, Benevento e Campobasso.……………………………………….. Il 28 (28 Luglio 1862) seguente,allo scopo di raccogliere vettovaglie, con 39 uomini invade Ginestra degli Schiavoni e nel mentre suscita tra i contadini una dimostrazione antigovernativa, obbliga ben 115 famiglie a dare un contributo in natura o in contanti. Lo ritroviamo nel villaggio di Corsano. Qui mentre è intento a fumare la pipa sulla porta di un casolare, lo attacca il Capitano Cartacci della 4a compagnia del 18° bersaglieri (9). Muoiono 15 briganti, gli altri a stento si salvano inseguiti dai bersaglieri. Direzione della comitiva Cercemaggiore.
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Dottor Arturo DE CILLIS
Nato a Montecalvo Irpino il 16 novembre 1959. Ha frequentato la scuola d’infanzia e la scuola elementare (maestro Giovanni Gambarota) nel paese natale.
Nel 1970 si trasferisce con la famiglia a Benevento dove frequenta le scuole medie ed il liceo - ginnasio presso l’Istituto “Pietro Giannone”. Laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università degli Studi “Federico Il” di Napoli. Nel 1987 vince il concorso per Consigliere Parlamentare presso la Camera dei Deputati (unico vincitore non romano).
Successivamente consegue il diploma ISLE (Istituto Studi Legislativi Europei) riservato ai Dirigenti delle Amministrazioni statali.
E’ responsabile, in qualità di Capo Ufficio, della redazione e pubblicazione dei resoconti delle sedute dell’Assemblea della Camera.
Appassionato della storia del regno di Napoli e delle Due Sicilie, collabora con riviste tradizionaliste.
Autore di varie pubblicazioni tra cui un saggio su “Quando i Borbone ordinavano: facite ammuina!”.
Nel 2004, su proposta del Presidente della Camera dei Deputati, on. Pierferdinando Casini, è stato nominato, dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, “Commendatore al merito della Repubblica Italiana”.
Consigliere parlamentare della Camera dei Deputati. Giornalista, storico.
Autore di un bellissimo saggio dal titolo: “Quando i Borbone ordinavano: FACITE AMMUINA!”, spunti per un’azione di disconoscimento di paternità, stampato nel 2000 presso le Arti Grafiche Don Bosco di Telese Terme (BN).