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ANIELLO RUSSO
Ricercatore e studioso delle tradizioni irpine, ha dato alle stampe:
1) Ng’era na vota, Valsele, Napoli 1986 (esaurito)
2) Grammatica di un dialetto irpino, Valsele, Napoli 1988 (esaurito)
3) Racconti irpini, narrativa per la scuola media, Petrillo, Avellino 1989 (esaurito)
4) Fiabe e racconti popolari, Petrillo, Avellino 1991 (esaurito)
5) Il novellino, introduzione di R. De Simone, Pironti, Napoli 1992
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Giovanni Bosco Maria Cavalletti nasce a Montecalvo Irpino il 19 agosto 1954. E’ docente di scuola elementare daI 1974. Nell’anno accademico1987-1988 consegue il Diploma Superiore di Scienze Religiose presso l’Istituto “Giuseppe Moscati” di Benevento. Studioso di storia patria, pubblica saggi e testi di storia offrendo la sua collaborazione (anche come coautore) a numerose riviste locali e nazionali (citiamo alcuni scritti: Montecalvo di famiglia; Fonti per la storia di Montecalvo Irpino (2 voll.); Montecalvo dalla pietra alla Storia; Il Beato Felice da Corsano e la sua Riforma Illicetana; S. Pompilio M. Pirrotti:ultima lettera a Montecalvo?; Colori, sapori e arte nella Valle del Miscano La via Traiana nella religiosità antica e medioevale; ecc.). E’ stato più volte presente in trasmissioni televisive nazionali quale esperto della cultura storico-antropologica dell’area appenninica dell’Italia Centro Meridionale (citiamo alcune partecipazioni: trasmissioni della RAI: “Utile e futile vi invita tutti a tavola”; “Uno Mattina” aspetti culturali della tradizione folklorica (pacchiane) sannito-irpina; “Uno Mattina: notte delle janare”; Mediaset-Rete 4: trasmissione “Miracoli”). E’ tuttora consulente e componente di vari comitati scientifici. Nel 1986 riceve in Roma il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il suo romanzo storico “Il cardo di San Giovanni”, opera prima,
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Chiarissimo professor Domenico DE MARCO
Professore emerito dell’Università degli Studi dì Napoli “Federico II”. Allievo di Corrado Barbagallo, ha studiato a Milano e a Genova e si è laureato a Napoli in Scienze Economiche e Commerciali.
E’ stato alunno dal 1941 al 1945 della Scuola di perfezionamento in Storia Moderna e Contemporanea, diretta da Gioacchino Volpe.
Libero docente di Storia del Risorgimento (1948) e di Storia Economica (1948). I suoi interessi scientifici sono stati diversi ma orientati sempre sulla Storia economica italiana e particolarmente dell’Italia centrale e Meridionale.
Al primo gruppo appartiene la trilogia sullo Stato Pontificio. Il tramonto dello Stato Pontificio. Il papato di Gregorio XVI (Torino 1949); Pio IX e la Rivoluzione Romana del 1848 (Modena 1947); Una Rivoluzione Sociale. La Repubblica Romana del 1849 (Napoli 1944); ora in Opere volumi 1/3, largamente apprezzati dalla migliore storiografia sull’argomento per la nuova problematica che suscitava.Preceduto da una lunga ricerca, l’altro filone è costituito dagli studi sul Mezzogiorno d’Italia che trovano la loro sintesi in : la Storia del Banco di Napoli. Il Banco delle Due Sicilie (1808-1863), Napoli 1958, e nel Crollo del Regno delle Due Sicile, Napoli 1960
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Prof. Angelo Siciliano
Angelomaria all’anagrafe, figlio di contadini, nasce a Montecalvo Irpino l’8 maggio 1946. Nel 1949, con l’unico fratello di dieci mesi, rimane orfano del padre Silvestro, deceduto a 25 anni per le complicanze della malaria malcurata, contratta in Puglia, nelle campagne di Troia, come bracciante all’età di 18 anni.
La madre, Mariantonia Del Vecchio, di carattere fiero e orgoglioso, rinuncia a rifarsi una vita e porta avanti la famiglia da sola, lavorando duramente nei campi. Dall’età di 14 anni inizia, da autodidatta, la propria produzione in pittura e poesia. Per questioni economiche e familiari deve rinunciare ad iscriversi al liceo artistico di Napoli.Nel 1963 è pubblicata per la prima volta una sua poesia su Miscellanea, giornalino della propria scuola, l’I.T.C. ”G. Bruni” di Ariano irpino. È un sonetto dedicato al terremoto del 1962. Nel 1965 esegue opere caricaturali per la festa studentesca MAK P 100, che si tiene cento giorni prima degli esami per ragioniere.Consegue il diploma di ragioniere e s’iscrive alla facoltà di Economia e commercio presso l’Università di Napoli. Esegue opere pittoriche satiriche, in occasione delle elezioni amministrative locali. Nel 1966 dipinge due tempere con S. Pompilio Maria Pirrotti, che sono esposte al pubblico per anni nella casa natale del
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Dottoressa Ida TEDESCO |
Dottoressa Ida TEDESCO Partendo ab imo e facendo la gavetta ha raggiunto mete professioni altissime. E’ stata la prima laureata “femminile nella piccola comunità di Montecalvo”, in Economia e Commercio. Si laureò, a Milano, il 14 marzo 1972, il giorno in cui saltò in area, su un traliccio di Segrate, Giangiacomo Feltrinelli. La notizia arrivò in aula mentre Ida discuteva la tesi, creando apprensione tra la Commissione esaminatrice. Discusse, con il professor Caprara, un argomento in Tecnica industriale: “La programmazione d’impresa e le tecniche reticolari”. Per l’impegno posto nell’elaborazione della dissertazione fu subito chiamata come assistente all’Università e le fu assegnata, dal Ministero dell’Università, una borsa di studio. Su segnalazione dell’Ateneo milanese fu assunta in un importante studio di commercialista, in via Manzoni, a Milano. Nel 1976 conseguì l’abilitazione alla libera professione. Per 10 anni è stata all’Università nel ruolo dei Ricercatori. |