- Scritto da Angelo Corvino
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Prima bisogna vincere le elezioni poi si parla di assessorati
Pizzillo: niente spartizioni di poltrone:Le nomine spettano per legge al sindaco
Montecalvo – Martedì notte c’è stata un’animata riunione del direttivo dei DS. Sul tavolo la decisione se appoggiare o meno l’iscritto del partito Carlo Pizzillo alla corsa per l’elezione a sindaco. Non si è approdati a nessuna decisione. Alcuni componenti del direttivo hanno abbandonato la riunione in segno di protesta. Intanto è lo stesso Pizzillo a puntualizzare alcuni aspetti riguardanti le richieste per le spartizioni delle poltrone. “Mi sembra assolutamente prematuro parlare di assessorati – dichiara Pizzillo – prima si definiscono i programmi da sottoporre agli elettori e da portare avanti. Poi si va alle elezioni ed, in caso di vittoria, si parla di assessorati le cui nomine spettano, per legge, al sindaco. Rifiuto qualsiasi altra logica spartitoria legata a metodi che non mi appartengono. Chi vuole seguire questi metodi si deve rivolgere ad altri e non a me”. Insomma il segnale di Pizzillo sembra essere chiaro, soprattutto per il suo partito che da mesi, per voce del segretario, va predicando “il ripristino della legalità politica ed il cambiamento della gestione del potere”.
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Parla il portavoce della Margherita
Gianni Iorio: sono pronto se i partiti decidono
“Uniti per Montecalvo siamo noi” esordisce Gianni Iorio, portavoce della Margherita cittadina, giocando con le parole con il nome del movimento civico,rispondendo alle voci della presunta spaccatura all’interno del fiorellino.”Tra di noi c’è la, la massima serenità. Noi siamo uomini di partito, stiamo lavorando per vincere la la prossima competizione elettorale e dare continuità alla nostra azione amministrativa.”
Su cosa punterete?
“Su due concetti semplici ma che possono essere il futuro della nostra cittadina.L’agricoltura e il turismo. Per parlare di turismo bisogna lavorare ancora sul centro storico,recuperarlo e renderlo fruibile. Questo è un percorso che intendiamo portare avanti con Don Teodoro Rapuano e Padre Filippo Lucarelli”.
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Pizzillo: più artigianato
I due schieramenti che aspirano a contendersi i voti dei 4.663 elettori (2300 maschi, 2363 femmine) non hanno risparmiato niente per fare bella figura.
Nel cinema Pappano, affollatissimo, nelle due «convention», gli schieramenti di Pizzillo e Di Rubbo, si sono presentati all'americana, con proiezioni di video, poster, depliant.
La mattina è stata la volta della civica «Alternativa per Montecalvo: il cambiamento», capeggiata dal cardiologo Carlo Pizzillo.
Il candidato sindaco ha illustrato gli obiettivi che, in caso di successo, saranno realizzati dalla civica: rilancio dell’agricoltura; rivalutazione del contesto urbano, privilegiando il rilancio del centro storico; riscoperta dell'artigiano locale; potenziamento delle attività turistiche e ripristino
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"Uniti per Montecalvo": un'alleanza civica e di idee
Da Carlo Pizzillo riceviamo e pubblichiamo:
“Credo che, dopo quanto apparso nei giorni scorsi sul giornale, sia giunto il momento di far chiarezza. Il movimento “Uniti per Montecalvo” sta cercando di favorire la nascita di una lista civica che possa mettere insieme le forze migliori del paese, libere da condizionamenti e da interessi personali, in grado di promuovere il cambiamento radicale del modo di amministrare. Chi ritiene di voler leggere in questa azione la voglia di favorire un’aggregazione tra partiti di sinistra e di destra, fa un’operazione demagogica, lontana mille miglia dalla realtà . Si immagina un’alleanza, che sia soprattutto, anzi esclusivamente, un’alleanza di idee, di propositi e di condivisione di un percorso innovativo capace di ridare una speranza alla nostra comunità.
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Innanzittutto, ringraziamo il Dott.Carlo Pizzillo, per averci concesso un pò del suo tempo per tentare di fare chiarezza sull'attuale situazione politica montecalvese che in questi giorni sembra quanto mai confusa.
Dott.Pizzillo, lei da tempo è stato designato, come futuro sindaco di Montecalvo. Oggi, qualcosa sta cambiando. Cosa la preoccupa?
"Nessuna preoccupazione. Noi prospettiamo una alternativa a questa amministrazione e in questo non ci sono nè sete di potere e nè interessi personali, ci stà a cuore solo il bene del paese e con questo spirito ci sottoponiamo al giudizio dell'elettorato con estrema tranquillità e non ci piangeremo addosso, se gli elettori dovessero non condividere il nostro progetto e non ci esalteremo in caso contrario, ci sentiremmo solo forse più motivati dalla grande responsabilità che i cittadini montecalvesi ci avranno affidato per il rilancio della collettività."
Da molti suoi estimatori le viene mossa la critica di voler privilegiare più i compagni della sinistra e non quelle forze ( civiche) che
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Montecalvo, elezioni amministrative:Inizia lo scontro
Iniziata ufficialmente la campagna elettorale
In poco più di ventiquattro ore,cioè, il tempo intercorso tra la presentazione ufficiale delle liste elettorali e pubblicizzate nelle giornata di ieri, Domenica 16 maggio, presso il cinema Pappano, in mattinata la lista della "Campana" e in serata la lista del "Centrosinistra" , e la tribuna politica svoltasi presso un'emittente radiofonica locale nel pomeriggio di oggi, 17 maggio,tutto quello che ci si attendeva da questa competizione elettorale, è esploso puntualmente come una fragorosa bomba ad orologeria. Il primo faccia a faccia, pubblico, tra i due candidati sindaci, il Dott.Carlo Pizzillo e il maresciallo della finanza Giancarlo Di Rubbo, è terminato con un sostanziale e poco glorioso pareggio.
Presentati dal giornalista del "Mattino", Mario Aucelli, i due antagonisti hanno espresso le ragioni delle proprie parti.
Da una parte quello che potrebbe essere fatto per il futuro, indicato dal Dott. Pizzillo, dall'altra quello che è stato fatto nel passato snocciolato da Di Rubbo.
- Scritto da re
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Dalla Democrazia Cristiana alla Margherita
(alla ricerca del popolarismo Montecalvese)
Nell'immediato dopoguerra, negli anni compresi tra il 1945 e il 1948,nel chiuso delle sacrestie e nell'austerità dei luoghi religiosi,a Montecalvo Irpino,come d'altronde in altri paesi della provincia di Avellino,un gruppo di giovani professionisti locali,costituiscono la prima sezione della D.C. Momento difficile,perchè in quegli anni il paese era altamente in fermento. Abbastanza attivi sono i rappresentanti della vecchia borghesia locale,attaccati visceralmente alla monarchia ,che fronteggiano con vigore l'avanzare del fronte popolare costituito dai comunisti e dai socialisti,abbastanza radicati nelle campagne montecalvesi, mentre nel paese si respira aria di"Uomo qualunque",di Parrittiana memoria. Primo banco di prova per