- Scritto da Prof. Giovanni Maraia
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All'Autorita' Garante per l'energia elettrica e per il gas. Roma All'Alto Calore servizi spa. Avellino L'Alto Calore servizi spa di Avellino , dopo oltre dieci anni dall'introduzione della normativa nazionale sull'obbligo di pagare la fornitura idrica in base al consumo effettivo , ha applicato detta normativa con verbale N 56/2013, a partire da giugno 2013.
Con l'introduzione di questo nuovo criterio di pagamento dei consumi idrici , l'Alto Calore ha chiesto ai propri utenti un deposito cauzionale di circa 45 euro , di cui una metà' inserita nella fatturazione di maggio 2013.
Si chiede di sapere se tale cauzione e' dovuta, visto che gli utenti dell'Alto Calore , all'atto del contratto di allacciamento alla rete idrica, hanno versato un deposito cauzionale relativo all'anticipo di fornitura idrica
Leggi tutto: Alto calore , deposito cauzionale e consumo effettivo
- Scritto da Redazione Montecalvo Notizie
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Il Forum della Gioventù di Ariano Irpino versa in una situazione di “inesistenza di fatto” che ne determina la paralisi delle attività. Tale organo istituzionale giovanile attualmente non ha una propria sede, non dispone di un proprio ufficio né di una propria scrivania attrezzata con computer e stampante, né dei più elementari materiali di cancelleria. L’amministrazione comunale, ha il dovere di assegnare una sede al Forum e nei mesi scorsi quest’ultimo ha chiesto che gli venga finalmente assegnata una sede stabile ed ampia all’interno del centro storico, indicando tre edifici idonei: “Palazzo Forte”, “l’ex ospedale S.Giacomo” e l’ex alloggio del custode del “Mercato Coperto” in via Parzanese.
A tali richieste non è seguita alcuna risposta. Il Forum ha altresì richiesto di poter ottenere in autogestione il piccolo spazio relativo all’ex bar villa, al fine di creare un punto di riferimento per i giovani durante l’estate. Anche tale richiesta non ha ricevuto alcuna risposta.
- Scritto da Sarah Gregg
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“…mentre il fluire dei corsi d’acqua Ginestra e Miscano lasciano scie serpeggianti di verde lussureggiante che si sottraggono al dominio dell’uomo. Là dove l’acqua lambisce il vecchio ponte di Santo Spirito, ci perdiamo nei voli delle damigelle e nello sgusciare delle rane, prima di riprendere il cammino”. Ecco le parole con quali due anni fa ho descritto quel punto preciso della Campania nella provincia di Avellino dove il Torrente Ginestra quasi si confonde con il Fiume Miscano per formare un bellissimo habitat per piante igrofile, insetti ed anfibi. Era agosto. Era caldo. I campi erano arsi, i colori inariditi. E’ così l’estate in quella terra che per millenni ha ben servito l’uomo, soddisfacendo le sue necessità, assecondando i suoi piaceri. Pochi segni flebili rimangono della natura che fu, ed oggi ce n’è uno in meno. Perché in quel punto incantato, ora c’è solo fango ed un rigagnolo d’acqua sudicia.L’aria puzza di gasolio e di vegetazione in decomposizione e chissà che fine hanno fatto le rane, le damigelle e le libellule. Volevo scrivere qualcosa di ragionata. Volevo parlare di nuove consapevolezze, dell’importanza della vegetazione igrofila come
- Scritto da Fonte notizia: Canale 58
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Scade il tempo per la presentazione del bilancio e il prefetto diffida i vertici della Comunità Montana dell’Ufita. L’ente sovracomunale viene quindi commissariato.
A gestire le sorti arriverà un commissario ad acta che dovrà controllare la documentazione e riavviare il percorso amministrativo.
Sulla vicenda interviene l’ex presidente della comunità montana Giuseppe Solimine, attuale capogruppo dell’opposizione, per il comune di Trevico, che afferma: «E’ un fatto ormai noto che tutte le comunità montane abbiano problemi per una oggettiva mancanza di erogazione di fondi da parte della Regione.
Ma ci sono responsabilità non trascurabili degli amministratori, con in testa il presidente, perché, pur sapendo le difficoltà che attraversava l’ente e i problemi di copertura finanziaria, non si sono attivati per reperire le risorse.
- Scritto da Redazione
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Esprimiamo la nostra solidarietà ai rappresentanti del M5S per la loro estromissione dal comitato sui problemi determinati dall'Isochimica.
Abbiamo chiesto al Prefetto di Avellino di voler tener presente i contenuti del documento approvato all'unanimità' a marzo del 2012 dai consigli comunali e provinciali di Avellino e di voler invitare tutti i soggetti che hanno dato vita e condiviso detto documento, al fine di costituire un comitato che abbia lo scopo di attuare gli aspetti indicati nel più volte citato documento di marzo 2012 .
Un comitato che veda la presenza di rappresentanti della Prefettura di Avellin , della Provincia e del Comune di Avellino e di Atripalda nonché dei partiti, sindacati e associazioni. Un comitato per non lasciare soli i lavoratori dell'Isochimica e i famigliari delle vittime dell'amianto, per sostenere l'impegno della Procura della Repubblica di Avellino, per pervenire alla bonifica e per il miglioramento della legge 257/92 nella parte riguardante l'accesso alle prestazioni pensionistiche dei lavoratori esposti all'amianto. Abbiamo, altres , chiesto al Prefetto di Avellino di rendersi promotore della prima convocazione di questo comitato. Giovanni Maraia Ariano in Movimento
Leggi tutto: Costituire un comitato per la soluzione dei problemi causati dall'Isochimica
- Scritto da Redazione
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Al Ministro dell'Istruzione
Oggetto: Rendere stabili i 27121 insegnanti di sostegno.
Gli insegnanti impegnati sul sostegno nell'anno scolastico 2011/12 sono 96.089 (fonte Servizio Statistico MIUR)
Di questi, 63.348 sono di ruolo, 27.121 sono assunti annualmente con contratto a tempo determinato, fino al 30 giugno (termine delle attività didattiche), 5.620 sono assunti con contratto a tempo determinato su posti in deroga, istituiti dagli Uffici Scolastici Regionali.
Cio' significa che vi sono ben 32.741 insegnanti di sostegno precari e questi sono più della meta degli insegnanti di ruolo.
Leggi tutto: Assumere in ruolo i 27121 insegnanti di sostegno
- Scritto da Redazione
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Le prime testimonianze di una presenza umana nel territorio di Casalbore sono rappresentate da armi in selce e ceramica del neolitico antico (VI-V millennio a.C.), rinvenute nella zona di Santa Maria dei Bossi. Solo a partire dall'età arcaica si sviluppò nell'area un importante centro sannitico, posto però più in alto, in prossimità del tracciato del tratturo Pescasseroli-Candela.Le necropoli relative a questo insediamento si estesero prevalentemente ancora più a monte, tra le attuali contrade Sant'Elia, Mainardi e Spineto. Al medesimo orizzonte culturale appartiene il santuario individuato in località Macchia Porcara, frequentato fino alla fine della seconda guerra punica (inizi del II secolo a.C.).