Il Podestà ERCOLE CACCESE

Ci è sembrato doveroso ricordare, in questa ricerca, di Ercole CACCESE, il podestà che, ininterrottamente, dal 1926 fino alla morte, ha amministrato il Comune di Montecalvo Irpino. Per gentile concessione del figlio, dottor Federico Caccese, siamo venuti in possesso delle notizie che di seguito trascriviamo e che, degnamente, ritraggono la figura di questo illustre ed integerrimo nostro concittadino. Ercole Caccese  nacque a Montecalvo il 5 agosto 1889. Morì, nel palazzo di proprietà di Corso Vittorio Emanuele, per cause di servizio militare, ancora giovane, a soli 53 anni, il 18 ottobre 1942. Ha avuto, in vita, una brillante carriera militare e pubblica: Il 26 settembre 1912 fu nominato sottotenente. Il successivo 16 novembre fu inviato in Tripolitania e Cirenaica. Il 2 giugno 1915 fu trasferito in zona di guerra. Il seguente 29 luglio fu promosso tenente . Il 12 ottobre 1915 fu dichiarato disperso, per fatto d’arme, sul Monte San Michele (sul Carso, altitudine 275 slm, dove si svolsero le “battaglie dell’Isonzo”, con la presa finale di Gorizia).

Per il coraggio dimostrato nella battaglia del Monte San Michele, sul Carso, fu decorato di Medaglia d’Argento con la seguente motivazione:

“Conquistata dopo aspro combattimento una forte posizione nemica, con arditezza efficace, coadiuvò il suo capitano ad affermarvisi saldamente ed a respingere ripetuti contrattacchi nemici. Con energia e risolutezza affrontò grossi nuclei di sbandati di tre Battaglioni e, fermatili, li trascinò con il suo plotone di nuovo all’attacco” Il 22 gennaio 1920 fu comandato presso la missione militare di Vienna. Successivamente fu trasferito, il 22 novembre 1920, alla Commissione di Governo e di Plebiscito dell’Alta Slesia (Dipartimento di Polizia). Il 31 dicembre 1922 fu trasferito al Distretto Militare di Salerno. Il 30 aprile 1926, a domanda, per riduzione di quadri, fu collocato in aspettativa. Il 1 gennaio 1928 fu promosso al grado di maggiore. E’ stato podestà di Montecalvo dal 2 luglio 1926 fino alla morte. Mentre amministrava Montecalvo gli fu affidata la reggenza, sempre come podestà, anche di Casalbore e San Arcangelo Trimonte. Ha rivestito, sempre in contemporaneità, la carica di Commissario Prefettizio di Bisaccia e Bagnoli Irpino.Una menzione particolare la dobbiamo dedicare alla proficua attività svolta a Montecalvo in occasione dell’infausto terremoto del 23 luglio 1930. Grazie al suo fattivo e instancabile interessamento, tempestivamente, fece realizzare le cosiddette “casette asismiche”. In novembre, dopo solo quattro mesi dal tragico terremoto e prima dei freddi invernali, la popolazione abbandonò le tende e occupò i nuovi manufatti in muratura, garantiti, allora, dalle ditte costruttrici, per dieci anni. Ancora oggi, dopo settantacinque anni, in paese, alcune di quelle baracche, monumento all’ignavia dei nostri governanti centrali, fanno brutta mostra con la loro “fatiscente esistenza”. Da qualche anno è iniziata la demolizione ed il risanamento delle zone dov’erano impiantate. Il Podestà Ercole Caccese, nella sua lunga permanenza al Comune di Montecalvo, si adoperò per rendere sempre più bello e vivibile il paese, realizzando opere pubbliche e sociali che furono “additate a guida di tanti altri Comuni, compreso quello di Ariano Irpino”. Queste alcune delle opere portate a termine dal podestà: - Edificio scolastico di via Fano (tra i primi in Provincia); - Casa comunale; - E.C.A. (Ente Comunale di Assistenza) reso funzionale ed efficiente; - Chiesa di San Pompilio con annesso Asilo Infantile (inizio lavori luglio 1934); - Consolidamento, dopo il terremoto del 1930, del “Trappeto”, “simbolo dell’antico e della storia  di Montecalvo, oggi distrutto”.

Costruzione delle casette asismiche di via S. Antonio all’indomani del terremoto del 1930.

Chiesa di S. Pompilio in costruzione: luglio 1934 (Fonte: Dr. Domenico Caccese)

Riuscì a coinvolgere tutta la comunità per la realizzazione delle opere pubbliche. Nel 1940, con alto senso del dovere, chiese l’annullamento dell’aspettativa militare. Venne richiamato dal generale Visconti-Prasca, Comandante Generale in Albania, e destinato, con il grado di Tenente Colonnello, alla Piazzaforte di Durazzo. Durante il periodo di servizio militare il podestà Caccese fu sostituito, nella carica locale, da Francesco (don Ciccio) Pizzillo.Quando Ercole Caccese morì, nel 1942, al suo posto fu nominato, nella carica di podestà, Guido Gamberini, nato ad Imola (Forlì) il 24 febbraio 1898, geometra, venuto a Montecalvo al seguito di un’impresa che nel 1930 costruì le casette asismiche e, poi, rimastovi con la famiglia. Era chiamato, in paese, “l’ingegnere Gamberini”. Restò in servizio fino alla Liberazione allorquando gli “alleati” affidarono il Comune ad un omonimo del podestà per antonomasia. Il prescelto si chiamava Felice Caccese. Da questo punto parte la nostra ricerca che si prefigge di far rivivere usi, costumi, accadimenti vari, nonché di ricercare nomi e cariche dei personaggi che si sono alternati, dalla Liberazione ad oggi, alla conduzione del nostro paese.     Fascio Littorio. Nel tondo si legge: “Libro e moschetto fascista perfetto. F.to Mussolini (Fonte: Bocca, S.d.F.).

Massaie (mamme prolifiche) rurali, premiae, con diploma di merito, nel 1939.

Colonia fascista estiva, in pineta.

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