Il Papa di San Pompilio

“Grande consolazione riempie oggi l’animo nostro al sentire pubblicato il Decreto sulle virtù eroiche del Ven. Pompilio Maria Pirrotti,consolazione che nasce non solo dalla gloria singolare ond’è coronato un altro figlio della Cattolica Chiesa,ma altresì dalle soavi memorie che da quaranta e più anni Ci legano a questo Ven. Servo di Dio. Imperocché Ci è dolce ricordare che allorquando al Cardinale Bussi,Arcivescovo di Benevento,venne dalla Santa Sede affidato il delicato incarico di compilare i processi per introdurne la causa .Noi,che in quel tempo,reggendo nell’Ufficio di Legato Apostolico quella Provincia,godevamo della benevolenza e fiducia di  quell’egregio Porporato,potemmo sin d’allora conoscere le rare e sublimi virtù del Ven. Pompilio e sin d’allora concepimmo verso di Lui somma venerazione e cominciammo ad invocarlo ogni giorno per assicurarcene il patrocinio. E oggi per un arcano consiglio di Dio collocati su questa Cattedra di verità,siamo chiamati a pronunciare il primo Nostro autorevole giudizio,in siffatto genere di cause,dell’eroiche di Lui virtù. In mezzo alla corruzione del secolo è bello e consolante il vedere di tratto in tratto apparire uomini insigni per santità,che con lo splendore dell’eroiche loro virtù brillano quali fulgide stelle a rendere testimonianza di quella fecondità,che ha in ogni tempo goduto la Chiesa Cattolica,e le ha meritato il glorioso titolo di Madre dei Santi.

Il secolo passato,che andò preparando il trionfo della incredulità e dei principi sovversivi di ogni ordine in Europa,vide anch’esso sorgere non poche di queste anime privilegiate ,ed una fra esse fu senza fallo il Ven. Pompilio. Giova ricordare,a maggior gloria di Dio e a comune edificazione,la salutare influenza che quest’umile figlio del Calasanzio,con la sola forza dell’apostolico suo zelo,e nell’attrattiva celeste delle sue virtù,poté esercitare sopra gran parte dei popoli meridionali d’Italia. Bello era il vedere questi popoli corrergli dietro in gran folla per essere illuminati e santificati alla luce dei suoi esempi e dei suoi insegnamenti. Giova rammentare i grandi e  salutari frutti che ottenne la sua paterna ed inesausta carità verso la gioventù,che secondo lo spirito del proprio Istituto andava Egli per tempo informando alla cristiana pietà. Ed ora che l’eroiche virtù di Lui hanno conseguito il sigillo della Nostra sanzione,valgano ad invogliare di sé gli animi fedeli. Possa l’ammirabile suo distacco dai beni terreni trionfare di quello spirito di egoismo e d’interesse,che tende oggi a chiudere ogni umana aspirazione nella breve cerchia del tempo.Possa la docile e perfetta sua obbedienza vincere quello spirito di indipendenza e di sfrenata libertà che mira a rompere il freno d’ogni più legittima e doverosa sudditanza:possano gli animi di tutti,ma specialmente dei Ministri del Signore,accendersi di quella divina carità e di quello zelo per la salute delle anime,onde fu compreso il cuore del Venerabile Pirrotti. (continua)

Non è semplice parlare di un Papa mitico e lungimirante come fu Leone XIII,un vero leone,un uomo forte e deciso,semplice e rivoluzionario,un vero Vicario di Cristo.

Incurante del giudizio degli uomini e scevro dai condizionamenti curiali,fu uno straordinario esempio di modernità,avendo compreso che il XX secolo sarebbe stato un secolo di grandi cambiamenti e la Chiesa non doveva restarne fuori,anzi avrebbe dovuto avere un ruolo importante se non decisivo.

L’enciclica Libertas , che segna di fatto la nascita dell’impegno cattolico in politica , e  la Rerum  Novarum  il manifesto sociale della Chiesa del nuovo millennio,sono  pietre miliari nella storia politica universale,la chiesa cioè esce dal suo isolamento e riacquistando un suo ruolo nella formazione dell’uomo,anche come cittadino,ribadisce  e si riappropria dei principi che prima di essere propagandati da filosofi e pensatori laici ,erano  i pilastri della Cristianità.

L’eguaglianza,il rispetto  e il bene dell’uomo nella sua dignità,il lavoro,la giustizia e la libertà,ritornano ad essere al centro dell’azione ecumenica e pastorale.

Leone XIII è il Papa  protettore dei preti di campagna e di quelli impegnati nel sociale.

E’ il Papa scrittore e poeta ,autore di quei versi elegiaci(distici) in onore di San Pompilio e del suo paese natio Montecalvo,inviati con la naturalezza e la semplicità di chi ha una vera e perdurante devozione,fatto di straordinario orgoglio per l’intera nostra Comunità civile e religiosa.

Dalla lettura  del rescritto papale( in corsivo),al Decreto sulle Virtù Eroiche di San Pompilio Maria Pirrotti,traspare una profonda passione filiale nei confronti di un uomo, della

 

Sua salutare influenza e il suo apostolico zelo e nell’attrattiva celeste delle sue virtù,poté esercitare sopra gran parte dei popoli meridionali d’Italia. Bello era il vedere questi popoli corrergli dietro in gran folla per essere illuminati e santificati alla luce dei suoi esempi e dei suoi insegnamenti

 

Una riconoscente gratitudine e una reale conoscenza delle opere e della forza del suo apostolato,fondato sullo zelo e sulla condivisione della povertà,mai disgiunti dall’insegnamento.

Fu il Papa che diede nuovo impulso ai valori della fede in tutte le arti,non ultima la musica,con la riscoperta della musica gregoriana e la nomina di Lorenzo Perosi a Direttore perpetuo della Cappella Sistina.

 

Lorenzo Perosi

 

 

Lorenzo Perosi,tra i grandi compositori italiani,insieme a Puccini e Mascagni,è stato il massimo compositore italiano del XX secolo di musiche sacre,conosciute e suonate,ogni giorno,in tutto il mondo cristiano.

L’immensa sua produzione,ha per capisaldi la cantata In Coena Domini  e lo Stabat Mater

Il maestro Don Lorenzo Perosi è autore di alcuni straordinari Inni dedicati alla Vergine Maria su testi scritti da Padre Leonardo Martino M.O.R. originario di Greci e missionario apostolico in Albania,autore di alcuni testi storici e poetici legati alla tradizione culturale Albanese,fiorente comunità alloglotta del piccolo centro-GRECI-in provincia di Avellino.

Nel 1901,fu eseguito  a Montecalvo,in prima mondiale e successivamente stampato,l’”Inno a Gesù Redentore e Re dei secoli e al glorioso Pontefice Leone XIII”,un componimento che racchiude i sentimenti di profonda dedizione del sommo Pontefice a Gesù redentore,eseguito nella patria natia di quel Pompilio Pirrotti(beatificato da questo Papa il 26 Gennaio 1890),altissimo campione di fede,propagatore del sacro cuore,legionario del caro sposo Gesù Cristo.

 

 

Montecalvo Aprile 2009

 

Antonio Stiscia

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