Ariano, truffò decine di investitori Il caso Lo Conte approda sulla Rai

Approda nuovamente in Tv a distanza di qualche anno il caso di un ex promotore finanziario originario di Ariano Irpino, ma residente a Treviso, che è scappato via nell’incognito con risparmi accumulati da onesti cittadini. A tirare in ballo il nome del promotore finanziario irpino ora radiato e cancellato dall’albo, Antonio Lo Conte, è stato un creditore del nord che durante la celebre trasmissione condotta da Piero Marrazzo e in onda l’altra sera su Rai Tre ha denunciato un caso di cattiva gestione dei propri risparmi. Parte della trasmissione era infatti dedicata al rapporto tra risparmiatori e istituti di credito. Un rapporto che secondo il giornalista Tv spesse volte non avviene secondo la massima trasparenza. 


Nel “recinto” di Marrazzo due donne e due uomini, con a seguito i loro legali, hanno infatti denunciato la cattiva gestione di alcuni operatori bancari che svolgono manovre di investimento senza il consenso dell’interessato. Operazioni ad alto rischio e spesso fasulle che hanno mandato all’aria denaro frutto di sacrifici di lavoratori perbene. Tra la disperazione delle persone presenti in diretta Tv si è unita la voce di un risparmiatore Veneto che ha denunciato telefonicamente la truffa operata dal Lo Conte, promotore della Banca Popolare di Milano, a suo danno. Il risparmiatore si chiedeva quali raggiri tecnici avesse compiuto il Lo Conte per operare sul suo conto e su Bond di vario genere senza avere particolari disposizioni di ordine. La tecnica potrebbe essere stata quella di operare su sistemi derivati ossia scommessa su rialzo o ribasso di titoli.
Strumenti di pura speculazione effettuati sui conti correnti degli ignari risparmiatori. Gli accertamenti svolti a cura degli organi ispettivi della Banca hanno fatto emergere infatti una serie di operazioni non preventivamente autorizzate dalla clientela seguita dal promotore e che, per tali ordini di negoziazione, il promotore solo successivamente alla verifica interna dell'intermediario, avrebbe richiesto alla propria clientela la ratifica.
Ma non si esclude che la banca stessa avrebbe coperto con complicità le operazioni del Lo Conte. Sta di fatto che l’ex promotore irpino secondo il provvedimento emanato dalla Consob avrebbe effettuato "innumerevoli sconfinamenti sui conti dei clienti, determinati da operazioni che, peraltro, laddove effettuate a fronte di ordini telefonici, non risultavano adeguatamente supportate in quanto gli uffici erano sprovvisti dell'apparecchiatura per la registrazione delle telefonate". Per ora nessuna traccia di lui. Scomparso per nulla e ricercato da forze dell’ordine per truffa ma soprattutto da risparmiatori disillusi.
Sul Tricolle rimane solo il ricordo di qualche amico di infanzia.
Qualcuno lo immagina senza dubbio ai Tropici.

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