È un’antica, straordinaria e malconcia costruzione rurale a quadrilatero, con quattro torri esagonali disposte ai quattro angoli, in contrada Marinella, nel territorio di Montecalvo Irpino. Dal suo aspetto se ne deduce una qualche somiglianza con Castel del Monte, fatto edificare da Federico II tra il 1240 e il 1250, nel territorio dell’attuale comune di Andria in Puglia, che si presenta però ottagonale con otto torri esterne, anch’esse ottagonali, una per ogni angolo. Questo casino, che andava tutelato, è stato fatto abbattere per metà, a causa dello sfruttamento di una perizia abitativa per la costruzione di un’anonima casa rurale. Tutto ciò a causa della miopia burocratica degli enti preposti all’assegnazione dei fondi per la ricostruzione, dopo il terremoto del 1962.È uno dei numerosi esempi di rinnegamento o ingiurie al patrimonio architettonico storico, che si perpetuano da sempre in questo territorio, che meriterebbe tanto rispetto da parte di tutti, perché non siano cancellate per sempre storia e memoria.
Sgarrupàni significa crollare; le sajittére erano le feritoie nei muri dei casali, da cui sparare per opporsi ai malfattori che si presentavano con intenzioni predatorie; murrécina di préte sta per mucchio di pietre.
L CASINO DI STISCIA* Temeva d’essere atterratopeggio di un indegno pollaio,con le costole scarnificatedita brancolanti nel vuoto,il Casino di Stiscia alla Marinella,prima di sgarrupàni con le sueormai inutili sajittére, esaustoper le insopportabili ingiurie umanepiù che per il tempo inesorabile.E d’improvviso nella sua spocchiosasomiglianza con Castel del Montedispiega ampie ali possentie s’eleva al cielo con animapurificata, somma degli spiritidi chi lo frequentò nei secoli,astronave derelitta che non risorge,ma che nello scatto d’orgoglio si sottraeforse al sisma venturo e ci osservadall’alto con qualche alterigiairridendo alla nostra assenza di stuporeper la mancata murrécina di préte. Zell, 8 novembre 2005 Angelo SicilianoI visitatori dal 30/11/2002 fino ad oggi sono:
