Dal forum di irpino.it:

riflessione di Angelo Corvino
Diego
NOTO CON RAMMARICO CHE INVECE DI AUMENTARE DIMINUIAMO!!!!!!!
ORAMAI ANCHE LA REDAZIONE E' ASSENTE?????
Caro Diego,
non siamo assenti siamo in attesa che nel dibattito politico si introduca qualche elemento di novità degna di essere sottoposta alla vostra attenzione. La redazione di irpino.it 


Beh! a dirla tutta qualche novità ci sarebbe. Pizzillo ha rotto definitivamente gli indugi ed è passato decisamente all'attacco. Un attacco anomalo, però. Nel senso che non fa nomi e non parla di cose personali ma è decisamente incisivo. Mi spiego. Eravamo abituati alle schermaglie da campagna elettorale che assomigliavano più a misere accuse personali da borgatari piuttosto che ad un confronto serio sui programmi e sui problemi reali. Credo che tutti ricordino le supposte di......... e le repliche di ........  che sosteneva che lui le supposte le vendeva mentre l'avversario le metteva. Era questo il livello del dibattito, se così si può definire. Poca cosa per alcuni cittadini che si aspettano ben altro, sopratutto nel momento attuale, ma certamente si trattava di un modo di procedere, a dir poco, folclorico. Pizzillo quest'anno sembra aver imboccato un'altra direzione. Non attacca nessuno, non replica alle provocazioni dirette ma parla di altro. Di cosa? Dell'azione amministrativa dei suoi avversari, ad esempio. E così fa notare piccoli lavori di manutenzione ordinaria delle strade che, secondo lui, sarebbero messi in atto solo adesso che c'è la campagna elettorale. Ma dice anche di più. Parla delle cooperative sociali e replica alle imprecisioni, chiamiamole così, che gli avversari mettono in giro ad arte. Questa sera ha parlato alla "crucecchia", la chiamo con il toponimo dialettale perché è l'unico veramente efficace (a proposito vi siete mai chiesti perché c'è la pessima abitudine di italianizzare i nomi dei luoghi o, addirittura cambiarli?). Torno al mio discorso. Alla "crucecchia" Pizzillo ha detto che se verrà eletto non chiuderà nessuna cooperativa sociale e neanche il 118, come si dice in giro, ma ha anche detto che a lui ad alla sua lista piacerebbe che i soci delle cooperative percepissero il giusto ricompenso per le prestazioni d'opera. Mentre diceva questo è stato interrotto da una voce del pubblico che parlava della necessità di cooperative vere e non fasulle. Insomma sembra proprio che il cardiologo, come lo chiamiamo sui giornali locali, abbia tutta l'intenzione di giocarsi la partita. C'è da dire che lo fa anche con stile. Certo argomentazioni politiche non ne può tirare fuori per ovvie ragioni, anche se ne ha, e di ben definite. Ma oggi corre per la carica di sindaco ed, a mio avviso, è questo il suo obiettivo. La politica credo abbia intenzione di affrontarla più in là. A proposito avete saputo della scenetta da don Camillo e Peppone che si è verificata l'altra sera?

Angelo Corvino

Sabato 22 maggio,

 

Dal Forum

VERAMENTE BRAVI???????? DI SICURO SI!
VERAMENTE IMPARZIALI????????? DI SICURO NO!
VERAMENTE INDIPENDENTI????????? FORSE.
ANCORA UNA VOLTA FRASI SCONNESSE E SENZA ALCUN SENSO!
QUALI??? QUESTE:

1) Progetti di alta ingegneria politica costruiti da chi si pone al di fuori della logica politica locale per riaffermare le proprie posizioni in cerca di perenne gratificazione personale nelle sfere dirigenziali più alte delle strutture gerarchiche partitiche.(dall'articolo "cercasi centro di gravità permanente")

2) Una cosa comunque sembra emergere forte e chiara,l'affossamento costante da parte di chi si muove con logiche personalistiche di qualsiasi tentativo di aggregazioni civiche tendenti ad unire e non a dividere il paese.(dall'articolo "confusioni ed incertezze nel movimento civico di Pizzillo")

SE QUESTA E' CORRETTEZZA, SOBRIETA' E PRECISIONE MI DOMANDO COME MAI GIULIANO FERRARA NON ABBIA ANCORA PENSATO DI INVITARE ALFONSO ALLA SUA TRASMISSIONE, EVENTUALMENTE IN SOSTITUZIONE DELLA MOGLIE DI RUTELLI.

UN CARO SALUTO DA UN APPASSIONATO LETTORE AMICO.
DIEGO

Diego mi ha chiesto un'opinione sul suo intervento. Ho pensato che per correttezza vada resa pubblica anche nel forum. Alla fine vuoi vedere che finisce per creare un dialogo?

Caro Diego,
non è difficile immaginare che il tuo intervento abbia scatenato le "ire funeste" del buon Alfonso. Ho letto quasi in tempo reale l'intervento che è preciso e puntuale. Anche se Alfonso non merita tanto. In fondo è una brava persona. Certo, spesso non si capisce cosa voglia dire. Ma, pensandoci bene, è il comportamento di un ottimo esponente di centro: due piedi nella stessa scarpa o, se preferisci, "la moglie ubriaca e la botte piena". Tenta di essere imparziale, sa che dovrebbe esserlo, ma l'istinto è altra cosa. Quello esce fuori, prepotente come un treno in corsa, e non lo si può fermare. Spesso si dicono delle cose e poi ci si comporta diversamente. D'altra parte ne parlava anche James Joyce quando parlava del contrasto tra il pensare e l'agire. Un concetto che appartiene ai primi anni del novecento ma che, in alcuni posti, ogni riferimento è del tutto voluto, è ancora attuale. Ti prego di leggere l'ultimo articolo dedicato alle elezioni di Montecalvo sul sito www.samniumprojects.com che sarà on-line da questa notte. Si intitolerà "i due mondi della politica". Beh, forse lì, almeno lo spero, ci può essere qualche spunto di riflessione sul modo di condurre la cosa pubblica che non appartene ad uno schieramento politico preciso ma che è un po' il "comune sentire" di quasi tutte le forze oggi in campo. Forse idee nuove ed innovative per la conduzione delle questioni comuni di una società moderna ed organizzata possono venire dalla società civile, dall'associazionismo sano, dal volontariato vero, ma difficilmente da un certo tipo di politica partitica che è schematizzata su concetti da prima repubblica o feudali. Sai, penso che i problemi dei cittadini non abbiano un colore politico. In questo sono d'accordo con Giorgio Gaber (ti ricordi la canzone sulle cose di destra o di sinistra). I problemi della viabilità, dei collegamenti, dell'economia, del lavoro, dell'urbanistica violata e ferita al cuore, non devono, o non dovrebbero, passare per la collocazione politica dei cittadini che li hanno. La campagna elettorale, intesa come corsa alla ricerca del consenso, dovrebbe finire il venerdì notte prima delle elezioni. Poi si dovrebbe pensare a risolvere i problemi comuni dei cittadini tutti. Qualunque sia stata la loro posizione elettorale. Questa sarebbe civiltà!, con campagne elettorali basate sulle cose concrete da fare e da sottoporre al giudizio del popolo sovrano che dovrebbe avere la lucidà e la consapevolezza dell'operato degli amministratori. In questa ottica si inserisce la legge del 2000 che obbliga i Comuni a dotarsi di Uffici Stampa ed URP, cioè quelle strutture che siano in grado di ascoltare le esigenze dei cittadini-utenti e di trovare soluzioni. Allora ci sarebbero argometi in campagna elettorale che non apparterrebbero al circo come, invece, succede ora. Ci sarebbero campagne elettorali senza bassezze verbali che non fanno onore al genere umano dotato di intelletto. Senza invettive, senza accuse reciproche che hanno la sola finalità di denigrare e screditare il prossimo contribuendo a non creare socialità. Che tristezza. Ma questo è altro discorso.

un saluto affettuoso

Angelo Corvino
 


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