Quattordici avvisi di conclusione indagini preliminari sono stati notificati ad altrettanti ex consiglieri comunali della maggioranza che sosteneva il sindaco Giancarlo Di Rubbo.
Indagato anche Walter Palermo, in qualità di revisore dei conti, insieme al funzionario comunale responsabile dei servizi finanziari.
I fatti contestati dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino si incentrano sui bilanci del Comune riferiti agli anni 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009.
In particolare il Sostituto Procuratore Marina Campidoglio contesta l'approvazione dei bilanci stessi.
“Nelle rispettive qualità, nell'esercizio delle loro funzioni, formavano un atto falso e comunque attestavano falsamente fatti dai quali l'atto è destinato a provare la verità – scrive la Campidoglio - segnatamente la delibera consigliare... relativa al
rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario e approvavano il conto del bilancio e dunque le risultanze finali, comprensive anche dei residui attivi e passivi determinati falsamente dal Responsabile del servizio finanziario, nonché prendevano atto del parere del revisore dei conti, senza evidenziare nessuna anomalia o reale disavanzo, mentre successivamente, pochi mesi dopo, rilevavano un disavanzo derivante dal riaccertamento dei residui attivi e passivi”.
Il revisore Walter Palermo, secondo la ricostruzione del Magistrato inquirente, “nella qualità di revisore dei conti del Comune di Montecalvo I., nell'esercizio delle sue funzioni, formava un atto falso e comunque attestava falsamente fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità; - continua la Campidoglio -; segnatamente nel parere dell'organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione... attestava falsamente la regolarità contabile e finanziaria della gestione”.
In un passo la Campidoglio evidenzia che tutto ciò avveniva “allo scopo di evitare che si procedesse allo scioglimento del Consiglio Comunale per la mancata adozione dei provvedimenti di salvaguardia degli equilibri di bilancio e che venisse dichiarato lo stato di dissesto finanziario del Comune di Montecalvo I., evenienza questa che avrebbe determinato le decadenze ed incompatibilità per gli amministratori ritenuti responsabili dei danni ed il conseguente, irrimediabile, pregiudizio della loro attività politica ed amministrativa, intenzionalmente si procuravano un ingiusto vantaggio patrimoniale, connesso al permanere, pur in una situazione di dissesto, negli incarichi e nelle funzioni rispettivamente coperte, in danno del Comune”. Ora gli indagati hanno 20 giorni per presentare memorie difensive e produrre documentazione, controindagini della difesa o richieste di ulteriori indagini al Pubblico Ministero o sottoporsi ad interrogatorio.
Angelo Corvino per il "Corriere dell'irpinia"
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