Il 118 delle Api
Vado a raccontare,un avvenimento straordinario di cui sono stato occasionale spettatore.
Lo scorso Autunno,all’approssimarsi dei primi freddi, e nell’ affacciarmi alla veranda di casa,venivo interdetto da una coppia di Api,che stranamente volteggiavano come dei ricognitori.
Allontanatomi per precauzione,rimasi,però, in osservazione,cercando di capire l’atteggiamento di questi due nobili insetti,che si preoccupavano di allontanarmi,senza però offendermi.
Posizionatomi opportunamente,notavo che sul balcone,un’ape solitaria arrancava sul pavimento,senza aver la forza di volare,nel mentre,alternativamente,1 coppia di Api,le si avvicinava e la stuzzicava a riprendersi.
I tentativi durarono,qualche minuto,quand’ecco,con mia profonda meraviglia,che la coppia di Api più forte,con un impeto e con una manovra di aggancio,degna del miglior film d’avventura,riuscivano ad ancorare la compagna in difficoltà e a involarsi verso l’arnia lontana.
L’episodio è significativo e non so se ha riscontri etologici,ma questo fatto mi ha dato da pensare e mi ha fatto comprendere di come una società sia veramente evoluta quando non abbandona i componenti in difficoltà,anzi, impegna le migliori energie,per salvarli e per rimetterli in sesto.
Approfitto di questa occasione per ricordare che,nonostante i tanti problemi e le tante difficoltà nel vivere civile,in un paese dove si è perso il valore del sorriso e della comprensione, opera un folto stuolo di giovani affabili ed efficienti,pronti e professionali,che prestano l’assistenza morale e materiale a chi soffre,con una competenza che trova nel 118 la massima espressione.
Grazie! Grazie Ragazzi del 118!
Con la vostra opera ci date sicurezza e con il vostro impegno ci ricordate che può esistere un mondo migliore,la vostra silenziosa, ma effettiva presenza, è la dimostrazione che i giovani sono il nostro futuro e che ognuno dà il meglio di sé quando ha un nobile traguardo da raggiungere o un fiero compito da svolgere.
Montecalvo Irpino Febbraio 2006