Se questa si chiama crisi !
Non volevo crederci,sembrava la solita bufala estiva per alimentare il fuoco dell’odio partitico e per giustificare una scelta di coalizione del tutto insignificante,alla luce delle notizie che ci arrivano. Ahimè,è tutto vero ! Con un comunicato stampa,La provincia di Avellino,ha preannunciato e realizzato il FILO VERDE ,un progetto da 900 milioni delle vecchie lire,per la valorizzazione della nostra Irpinia. A parte la scelta dei 5 Comuni : (Atripalda,Summonte,Casalbore,Grottaminarda e Avella)nei quali si svolgeranno le cosiddette attività di promozione ,di cui non si spiega il criterio di selezione,si resta allucinati dal dato artistico e spettacolare della iniziativa. Usando un dipietrismo, che c’azzecca Gloria Gaynor con la nocciola irpina,e Max Pezzali con la
transumanza e il regio tratturo,e ancora le pop star Irene Grandi e Alexia con i profumi e colori dell’olio,e ancora Goran Bregovic con il turismo ambientale di Summonte? Francamente e per quanto mi sia sforzato non ho trovato alcun legame ! Si ha forse bisogno del nome altisonante per decretare il successo di una manifestazione? E’ necessario e intelligente spendere centinaia di milioni delle nostre sudate lire per alimentare le piazze ,nelle quali dovrebbe trovare spazio la nostra cultura e le nostre tradizioni,i nostri sapori e le nostre ricchezze,e non l’ennesimo sperperio di denaro per il cantante di grido ? Alla faccia della Provincia povera,delle zone interne e della crisi economica! Mi vengono in mente le solite frasi elettorali e di propaganda,sulla tutela dei più deboli,sui contadini bistrattati,sui poveri operai e sugli investimenti al Sud. Ancora una volta ci si è dimenticati di chi deve vivere con 400 euro al mese,spendendone forse 100 volte tante per 2 ore di canzonette, di un cantante che non è nemmeno campano,che forse vota la lega e che in cuor suo avrà pensato alla pirchiaccoseria del meridionale,che per un giorno di gloria,vive 364 giorni da pecora.
Si è parlato di Filo Verde,era meglio che quei soldi fossero andati alla lega del Filo d’Oro,con la conseguenza che le manifestazioni si sarebbero fatte ugualmente e con più attenzione all’argomento e in più avremmo avuto una propaganda nazionale e un successo per tutta la provincia,con un sicuro ritorno di immagine e un turismo vero fondato sui valori di una millenaria terra,ricca di sapori ,di gusti e di tradizioni.
Dott.Antonio Stiscia