Marko Kravos, nato a Montecalvo Irpino, AV, nel 1943, dove i suoi erano confinati durante il fascismo. Poeta e scrittore sloveno, vive a Trieste. Laureato in lingue e letterature slave, membro dell’Associazione degli scrittori sloveni di Lubiana, dell’associazione internazionale degli scrittori PEN (del cui centro sloveno a Lubiana fu presidente negli anni 1996-2000) e del Gruppo 85 di Trieste. Ha diretto il circolo culturale Slovenski klub di Trieste e presieduto all’Associazione circoli culturali sloveni in Italia. Dal 1970 al 1993 è stato direttore delle edizioni librarie dell’Editoriale Stampa Triestina. Ha insegnato poi all'Università di Trieste. È stato membro di diversi direttivi di riviste slovene e ha diretto più collane di libri. Scrive poesia, prosa, letteratura per l’infanzia, critica letteraria e saggistica.
Traduce in sloveno dall’italiano, croato e dallo spagnolo e dalle espressioni letterarie dialettali sia slovene che italiane. Le sue opere sono state incluse in diverse antologie di poesia triestina, slovena, jugoslava ed europea e sono tradotte in 20 lingue. Ha pubblicato 19 raccolte di poesia e due libri di prosa breve. Nel 1981 è stato insignito del premio nazionale sloveno Prešeren e nel 2000 del premio L’Astrolabio d’oro a Pisa per la poesia.
Saggi critici sulla sua opera sono stati scritti da Taras Kermauner, Tone Pavček, Boris Paternu, Igor Grdina, Pavel Fonda, Elvio Guagnini, Luciano Morandini, Ernestina Pellegrini, Juan Octavio Prenz, Tonko Maroević, Igor Saksida, Livio Sossi, Cristina Benussi ed altri.
pubblicato in passato e da aggiornare
Marko Kravos è nato a Montecalvo Irpino, AV, nel 1943, dove i suoi erano confinati durante il fascismo. Poeta e scrittore sloveno, vive a Trieste. Laureato in lingue e letterature slave, membro dell’Associazione degli scrittori sloveni di Lubiana, dell’associazione internazionale degli scrittori PEN (del cui centro sloveno a Lubiana fu presidente negli anni 1996-2000) e del Gruppo 85 di Trieste. Ha diretto il circolo culturale Slovenski klub di Trieste e presieduto all’Associazione circoli culturali sloveni in Italia.
Dal 1970 al 1993 è stato direttore delle edizioni librarie dell’Editoriale Stampa Triestina. Poi per alcuni anni è stato docente di letteratura e lingua slovena all'Università di Trieste. Ha fatto parte di direttivi di riviste letterarie slovene e ha diretto collane di libri.
Scrive poesia, prosa, letteratura per l’infanzia, critica letteraria e saggistica. Traduce in sloveno dall’italiano, croato e dallo spagnolo e dalle espressioni letterarie dialettali sia slovene che italiane (prediligendo i suoi vicini di casa: i Friulani, Triestini e Istriani). Le sue opere sono state incluse in diverse antologie di poesia triestina, slovena, jugoslava ed europea e sono tradotte in 20 lingue. Ha pubblicato 19 raccolte di poesia, due libri di prosa breve e dodici libri per l'infanzia..
Nel 1981 è stato insignito del premio nazionale sloveno Prešeren, in Italia gli è stato conferito nel 1995 il Premio Città di Novara, speciale poesia:"Tempo sensibile" (patrocinato del Presidente della Republica) e nel 2000 il premio L’Astrolabio d’oro a Pisa per la poesia e nel 2007 il premio Calabria.
Saggi critici sulla sua opera sono stati scritti da Taras Kermauner, Tone Pavček, Boris Paternu, Igor Grdina, Pavel Fonda, Elvio Guagnini, Luciano Morandini, Ernestina Pellegrini, Juan Octavio Prenz, Tonko Maroević, Igor Saksida, Livio Sossi, Dragica Haramija, Cristina Benussi ed altri.
Ha avuto letture della propria opera e interventi a incontri e conferenze in Italia e Slovenia, inoltre a Zagabria, Karlovac, Pola, Dubrovnik; a Sarajevo, Mostar, Banja Luka, Belgrado, Prishtina, Novi Sad; a Skopje, Ohrid, Bitola; a Budapest, a Lugano in Svizzera, a Tubingen in Germania, a Klagenfurt, Graz, Vienna; a Parigi, Praga, Mosca e Pietroburgo, a Tbilisi in Georgia, a Santiago da Compostella in Spagna, a Guadalajara in Messico.
BIBLIOGRAFIA
Libri di poesia: Pesem (Il canto, 1969), Trikotno jadro (Vela triangolare, 1972), Tretje oko (Il terzo occhio, 1979), Napisi in nadpisi (Epigrammi ed epitaffi, 1984), V znamenju škržata (Nel segno della cicala, 1985), Sredozemlje - Mediterraneo (in cinque lingue, anche in it. con 12 grafiche di F. Vecchiet, TS l986, 1988), Ko so naglejni dišali (Quando i garofani profumavano, 1988), Obzorje in sled (L’orizzonte e la traccia, l992), Sredi zemlje Sredozemlje (Nel mezzo della terra il Mediterraneo, raccolta antologica, 1993), Il richiamo del cuculo (raccolta antologica in italiano, Ud. 1994), Krompir na srcu (La patata sul cuore, 1996), Vreme za pesna - Vreme za pesem (Tempo da scrivere versi, in maced. 1998), Le tracce di Giasone, Jazonova sled, Jazonov trag; (poema, ed. trilingue: ital.-slov.-croata, MI 2000), Potrkaj na žaro (Bussa all'urna, raccolta antologica di poesia narrativa, 2001), Ljube/zenske (A/morose 2003), Med repom in glavo (Tra capo e coda, 2008).
Libri per l’infanzia e gioventù: Tri pravljice... (Trieste, 1991) Tre favole: una dolce, una soffice ed una quasi azzurra (it., Trieste 1991), Začarani grad (Trieste 1993, Maribor 2001); Il castello incantato, (R. Calabria 2002), Male zgodbe Bineta Brrvinca (Lubiana 1994), Ko je zemlja še rasla (Klagenfurt1996), Quando la terra cresceva ancora, (Monfalcone 2001); Als die Erde noch klein war (Klagenfurt 2000), Hudič iz kravjega jajca (Lubiana 1996), Zlati rog (Trieste 2002) Il corno d'oro, (Cividale 2003), Škrat Škrip Škrap nagaja rad (Cividale – Trieste 2004), Podkovani zajec in modra oslica (Trieste 2005), Trst v žepu (Lubiana 2006).
- Sono stati realizzati sette suoi sceneggiati radiofonici per ragazzi e uno per gli adulti. Dal libro Male zgodbe Bineta Brrvinca sono state realizzate un audio-cassetta e un adattamento teatrale. 7 episodi sono stati registrati in video e trasmessi da RAI 3 – programmi sloveni del Friuli Venezia Giulia.
Traduzioni dell'Autore dall’italiano in sloveno – libri di Luciano Morandini, Scipio Slataper, Elio Vittorini, Michele Obit, Loredana Bogliun, Roberto Dedenaro. Su riviste e alla radio è stata pubblicata una rassegna poetica delle voci dialettali italiane: Dante Maffia, Amedeo Giacomini, Loredana Bogliun, Claudio Grisancich, Franco Loi, Mariano Bàino, Ester Sardoz, Libero Benussi ed altri. La traduzione di sette giovani poeti triestini (Kenka Lekovich, Gaetano Longo, Mary Barbara Tolusso, Lisa Deiuri, Umberto Mangani, Christian Sinicco, Luigi Nacci) è stata pubblicata nell'antologia Di sale, sole e di altre parole (Trieste 2004).
(Aggiornato al 6/06/2008)
Indirizzo: M.K. Via Rio Corgnoleto 7/4 34149 Trieste, tel.: 040.941527, e mail:
RIFLESSI CRITICI
Elvio Guagnini, Il richiamo del cuculo, 1994, Udine
"Domina, nei versi di K., una riflessione esistenziale che rispecchia un disagio implicito ed esplicito, privato e più ampio – relativo alla collocazione in un contesto che, a partire dal microcosmo personale, si allarga alla società, alla natura e ai tempi del divenire cosmico."
Taras Kermauner, Književnost 8/1980, Beograd
“Kravosova poezija mi se sviđa. Sveža je... Dečački prefrigana, istinoljubiva distanca od svake vlastite dogme /.../ Zbog pohvalnog pogovora zakače me ljubljanski prijatelji. Terorišu me, pokušavaju da me podrede svojoj staji i zvocaju stare pesme: Kako možeš... Oh, Kravos...”
Boris Paternu, Sodobnost 6/7 -1993. Ljubljana
“Najprej je to njegovo upiranje sindromu žalosti in strahu /.../ Druga vidna K. lastnost pa je njegovo stilno protejstvo, okretno gibanje med zelo različnimi, celo nasprotnimi slogi. /.../ Kar je v K. stilnem in žanrskem pluralizmu morda najbolj opazno, so njegovi prestopi iz lirike v epiko, ki temeljijo na močno razviti epski imaginaciji.”
Iztok Gerdina, Sto slovenskih pesnikov, 2004, Ljubljana
“Zdi se, da je šele Marko Kravos v naš duhovni prostor uspešno uvedel sredozemsko sproščenost ter hkratno odprtost v šegavo lahkotnost in usodno zaresnost. Javna in zasebna sferanživljenja se pri njem prepletata v enovito 'štreno': nič ni samo eksterno in nič zgolj intimno.”
Miran Košuta, Versi diversi, 2006, Koper - Capodistria
“L'inqietudine, la ricerca, l'apertura al nuovo, l'ostinato rinnovarsi e un'eccellente padronanza delle forme versificatorie, che spaziano dall'epigramma all'ode e al poema, caratterizzano sin da l'esordio ... il suo peregrinare lungo le vie della lirica e dell'epica.”
Tonko Maroević, Forum 7-9, 2000, Zagreb
“Na neobičan način ova nas Kravosova poema podsjeća na Heineovu montažnu konstrukciju (također fragmentiranog spjeva) Sjeverno more. Postromantična ironija i postmoderni podsmijeh dodiruje se na razmaku od gotovo dva stoljeća, a ceh plaćaju grčki mitovi in antički junaci. Ali ni uza svo proteklo vrijeme nismo postali ravnodušni na sjaj tradicije, na blistavost mramorja koji i u zrncima praha isijava određenu energiju i svjetlost.”
Juan Octavio Prenz, Sodobnost 9, 2000, Ljubljana
“... pri K.-u je mogoče ugledati – pod vrhnjo plastjo besedila, v globini njegove pripovedi in kot vir njegovega ustvarjanja – to, čemur bi čisto enostavno lahko rekli "poetični pojav": delček stvarnosti, dogodek, občutek, pogled... še preden se odene v besedo /.../ Pred sabo imamo prijem, ki nas spominja na zarotitveni obrazec, torej na čase, ko človek še ni ločeval stvari od njenega poimenovanja, ko sta bila pojav in beseda še nerazdružljiva celota.”
Ernestina Pellegrini, Le tracce di Giasone, 2000, Milano
"... nei suoi versi, la ricerca ossessiva di una terroristica e vanificante dolcezza. Una dolcezza corretta da micidiali scariche di ironia e di autoironia /.../ l'eco di una perentoria e univoca naturalezza poetica piegata a cantare i modi in cui l'ambiguità della natura soppravvive alle crudeli semplificazioni della storia."
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