Il sonno letargico era collegato a S. Giovanni Battista, che si festeggia il 24 giugno.
Forse con questa leggenda si voleva indurre i fannulloni e soprattutto i giovani a non poltrire a letto, ma a levarsi presto la mattina, possibilmente all’alba, perché l’estate era ed è tempo di mietitura.
Dato che in passato si mieteva a braccia con falcetto e cannìddri, quattro tutoli di canna per la protezione delle dita della mano sinistra che stringeva il mannello, era essenziale lavorare col fresco, prima che il sole, con la sua calura, rendesse quest’attività faticosa e insopportabile.
Mingo sta per Domenico.
Fonte: Mariantonia Del Vecchio, classe 1922, contadina; trascrizione, traduzione e annotazione di Angelo Siciliano del 1994
RACCONTI RELIGIOSI |
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LU PATRISUONNU1 La matìna di San Giuvannu, Mingu, Chi lu videva, n zi putéva |
IL SONNO LETARGICO La mattina di S. Giovanni, Mingo, Chi l’osservava, |
RACCONTI RELIGIOSI