L'anno 2010 il giorno 10 del mese di agosto alle ore 12 nel Palazzo Municipale del Comune suddetto la giunta comunale presieduta dal Sindaco Carlo Pizzillo,considerato che nella zona tra vico Cioci e Via Dietro corte si è venuto a formare nel tempo un piazzale ha deliberato di intitolare il piazzale come individuato nell'allegata planimetria parte integrante e sostanziale della presente deliberazione allo stato privo di denominazione a:
GIOVANBATTISTA TEDESCO,nato a Montecalvo Irpino il 13.12.1949 e deceduto il 02.10.1989.
Eroico carabiniere che, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 1989, in un rione di Taranto, dove lavorava e viveva, fu trovato, assassinato.
Era capo della vigilanza all’Italsider, dove lavoravano dodicimila persone.
Fu soppresso perché non aveva voluto sottostare alle imposizione della Sacra Corona Unita che, alle acciaierie di Taranto la faceva da padrone, come riportato nella Relazione della
Commissione Antimafia, presieduta dall’on. Gerardo Chiaramonte e stilata dal giudice Luciano Violante.
Del tragico destino di questo nostro integerrimo concittadino, all’epoca dei fatti, si interessarono, a livello nazionale, giornali e televisioni (una per tutte:
Samarcanda condotta da Michele Santoro). L’Arma e i familiari, a ricordo perenne del tragico destino di quel servitore dello Stato, fecero apporre, sulla facciata della ricostruita casa di Montecalvo, una lapide. Il gesto eroico fu segnalato per la concessione della medaglia d’oro al valore.
Giovanbattista Tedesco, persona onesta e sincera, inebriato dagli apprezzamenti dei dirigenti ai quali riferiva il suo operato e gratificato dai modesti aumenti salariali per i successi conseguiti sul lavoro, denunciò il sistema e pagò con la vita la sua onestà.L’uccisione di Giovanbattista Tedesco, vigilante all’Italsider di Taranto, è un ricordo ancora vivo nelle menti bambine dei compagni di scuola di Alessandro, il figlio di Giovanbattista. Alessandro, Filly e Marilisa avevano 8 anni quando il 2 ottobre del 1989 la morte di Giovanbattista investì non solo una famiglia ma una intera comunità. Persino il papa, Giovanni Paolo II, volle incontrare Alessandro e sua mamma Teresa durante una visita nel capoluogo jonico.
L'amministrazione comunale in occasione della festa della Liberazione ed in memoria del sacrificio di un uomo coraggioso, invita la cittadinanza all'intitolazione della piazzetta "Giovanbattista Tedesco", sita in Corso Umberto, nei pressi della sua casa paterna.
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