Giovanni Paolo II° Un Uomo Vero
Contributo inedito di -
L’inesorabile scorrere del tempo,attenua gli isterismi e le passionalità mediatiche.
Tra qualche tempo,si potrà discutere di questo Grande Papa,con quella serenità laica e quella auspicabile fede,che sono state le vere armi del suo straordinario ministero.
Un Papa che prima di essere il Capo della Chiesa di Roma,è stato giovane tra i giovani,operaio tra gli operai,artista tra gli artisti,compiendo quel percorso formativo auspicabile in ogni uomo,che sceglie la sua strada con la convinzione del giusto e non con la residualità delle mode o del mercato.
Un uomo vero,un uomo fino in fondo,un uomo che scegliendo, ha canonizzato la sua esistenza,senza se e senza ma,tutto dedito al suo progetto di vita.
Di fronte ad un uomo come questo,che ha vissuto la emarginazione e la persecuzione,senza perdere la sua dignità e la sua sensibilità,il mondo intero non ha potuto dire di No.
Quando parlava da Pontefice veniva ascoltato con fede,e spesso il suo dire e fare,veniva riempito di semplici e universali considerazioni,comprese da tutti.
Il linguaggio universale del bene comune e della pace,ribadito con una sola voce,insieme alle altre religioni monoteistiche della terra,ha rappresentato la più grande intuizione.
La Chiesa universale e la conversione agli ideali umani fondanti,è stata una realtà acquisita e digerita da tutti,soprattutto dai laici,o meglio da coloro che hanno fatto della secolarizzazione la nuova Chiesa del 3° millennio.
Morto un Papa……………
E’ proprio vero,è passato appena un mese dalla Sua morte e il mondo,la stampa,la pubblica opinione non ne parla quasi più.
Il Papa mediantico,travolto e cancellato dal mediatico!
Cosa resta alfine di questo Grande Papa?
La risposta appare scontata e gratificante : IL SUO SUCCESSORE BENEDETTO XVI.
In questi giorni di riflessione e di pacata analisi storica del Pontificato di Giovanni Paolo II,è venuta fuori una contraddizione :
“come mai un Papa giramondo per scelta,Apostolo nel più profondo significato,negli ultimi giorni di vita manifestava una lampante irrequietudine al voler tornare e soggiornare in San Pietro ?”
Si percepisce un senso fortissimo della Istituzione Chiesa,un presenzialismo doveroso per garantire un trapasso di potere legato alla spiritualità che si veste di terreno,in un magico intreccio di Onnipotenza e di semplicità.
A chi affidava la Chiesa il Papa giramondo?
A quel Cardinale tedesco,un gradevole misto di fermezza e teneritudine,che forte della sua ortodossia e garante della stessa(per espresso e reiterato incarico del Papa),custodiva il Gregge in assenza del suo Gran Pastore.
Ecco la semplificazione della frase”umile lavoratore della vigna del Signore”,sentirsi Servus Servorum sempre e comunque,ben sapendo dell’importanza di quello che si stava custodendo.
Per chi crede,ancora una volta lo Spirito Santo ha operato una scelta magnifica,ma è la scelta del nome Benedetto che evoca altre questioni.
Benedetto come quel Papa, che all’inizio dello scorso secolo(strana coincidenza)si adoperò per la pace,intuendo la guerra vicina.
Benedetto XVI sarà un Papa di Pace,perché la guerra è più che mai vicina proprio quando si parla di pace.
Non è stato il Cardinal Ratzinger lo “svelatore” del 3° segreto di Fatima?
Non è questo il periodo storico più inquieto dell’Europa degli ultimi 50 anni?
La Spagna sembra ritornare a quel laicanesimo che la contrappose alla Chiesa e che vide la nascita del Franchismo.
La Germania,con 10 milioni di disoccupati,conta un Partito Neonazista che ha qualche milione di simpatizzanti.
La Francia vive quella insicurezza politica (un Presidente di destra eletto con i voti della sinistra,anche estrema) che la rese preda del Nazismo ed emarginata dagli alleati.
La Gran Bretagna,che vive nel suo solito isolamento,aspettando gli eventi e le contraddizioni(è l’unica economia forte dell’Europa proprio perché usa ancora la moneta nazionale-Sterlina).
L’Italia,poi, si connota per la sua perenne incertezza politica,con uno scenario futuro pericoloso,proprio per l’annunciata vittoria della Sinistra e ultra sinistra, e per la mancanza di quel Centro Moderato e Liberale,garante della storia repubblicana,con la conseguenza naturale della nascita degli estremismi o peggio ancora di un anarchismo intriso di qualunquismo..
In poche parole,questo clima di sfiducia e di malcontento, abbinato ad una presunta incapacità di governo,spesso inculcata ad arte,segnerà la sconfitta di chi dovrebbe avvantaggiarsene,con l’inevitabile corollario di una società civile ancora alla ricerca dell’uomo forte,più forte e più capace del precedente,che saprà rassicurare proprio l’elettorato di sinistra, che chiede concretezza ed efficienza.
Che peso avrà il nuovo Papa,in questo futuro scenario?
Un dato è incontrovertibile, è Tedesco ed è Vescovo di Roma e con l’aiuto di Cristo e della sua preziosissima Madre,forse riuscirà a far regnare la Pace.
I prossimi segnali che ci arriveranno da questo nuovo Papa esemplificheranno le contraddizioni di questi tempi,e una volta tanto mi piace pensare,pregando,che Malachia si sia sbagliato e che il Romanzo dell’umanità abbia un sèguito,una sana telenovela dove il bene abbia ancora la forza di stravincere.
Montecalvo Irpino 5 Maggio 2005