Ancora una volta dobbiamo fare i conti con la forza della natura che continua a colpire duramente il nostro territorio in modo costante e devastante. Non ha insegnato niente il nubifragio del 19 luglio 2013 che ha martoriato le nostre zone con gravi conseguenze per le povere aziende agricole che si son viste precluse la possibilità di ottenere buon raccolti. Questa volta a creare pericolo è stata una sconvolgente piena del fiume Miscano a generare allarme e preoccupazione in tutta la valle.La pioggia battente di questi ultimi giorni ha deteriorato, fino a comprometterla, la situazione costringendo alla chiusura provvisoria di tratti viari vitali per i collegamenti sulla direttrice Benevento-Foggia. Una piena del genere a memoria d’uomo negli ultimi anni non la ricorda nessuna. La forza distruttrice delle acque ha messo in seria difficoltà famiglie montecalvesi residenti in contrada Olivara e in contrada Malvizza costrette ad evacuare le proprie abitazioni e a trascorrere la notte presso la struttura dell'Agriturismo "Le Bolle". Inghiottito dalla foga del fiume un tratto di strada di una cinquantina di metri nelle vicinanze di una impresa del luogo.

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 Paura per la tenuta delle arcate del ponte che conduce alla stazione ferroviaria, monitorato da tecnici dell’ANAS e dalla polizia municipale di Montecalvo. Il Sindaco Carlo Pizzillo ha emesso un'ordinanza di chiusura al traffico delle strade a rischio che costeggiano il letto del fiume Miscano. Danni alle colture si riscontrano in località Malvizza. La statale 90 bis causa consistenti smottamenti è stata chiusa provvisoriamente al traffico tra i km 35,100 e 35,300, nel comune di Ariano Irpino, al confine con Montecalvo. Situazione di forte disagio anche nella valle del fortore e forti criticità nei comuni di Greci, Castelfranco in Miscano e Savignano, oltre che nell’Arianese. Ma per qualcuno questo è un segnale che “il fiume in forma autonoma ha riconquistato i suoi argini e non ci sono volute ne ordinanze e ne denuncie. Questo è la dimostrazione che la natura e l'ambiente non e' proprietà di nessuno e che il fiume senza costi aggiuntivi ha ricreato un percorso che agli occhi sembra pulito e naturale senza costi per la società civile , dove si sono verificati danni e smottamenti sicuramente c'e stato l'intervento dell'uomo con le sue opere in contrasto con la natura”. La polemica tra degrado del territorio e rispetto della natura sembra serpeggiare tra le popolazioni dei luoghi colpiti dalla piena del fiume e dalla forte pioggia, si spera che il buon senso prevalga sulla insipienza degli uomini e si ricrei quel giusto equilibrio tra natura e territorio e che non dobbiamo più essere costretti ad ascrivere alla cronaca notizie di tal genere.

 

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