Nel giorno della festività del nome di Maria, il Signore ha chiamato a sé Maria Raffaella Gelormini, mamma di mons. Pompilio Cristino La cerimonia presieduta dall'arcivescovo Andrea Mugione. Presenti anche il sindaco di Benevento Fausto Pepe, il presidente del Consiglio Comunale Luigi Boccalone ed il vice prefetto vicario Maria Rita Circelli Si sono svolti, sabato pomeriggio, presso la chiesa Madre di Montecalvo Irpino, i funerali della signora Maria Raffaella Gelormini, mamma di mons. Pompilio Cristino, vicario generale della Diocesi di Benevento. Al rito funebre, che è stato presieduto dall'arcivescovo metropolita, mons. Andrea Mugione, erano presenti tantissimi sacerdoti (tra essi: don Pasquale Maria Mainolfi, don Nicola De Blasio, don Abramo Martinetti, don Mario Iadanza, padre Sabino Iannuzzi, don Michele Villani e così via), esponenti del mondo dell'associazionismo laico e cattolico, nonché tantissimi concittadini e familiari della defunta.
Numerose anche le autorità civili ed istituzionali di Montecalvo ed anche del capoluogo sannita come il sindaco della città di Benevento, Fausto Pepe; il presidente del Consiglio Comunale di Benevento, Luigi Boccalone; il vicario del Prefetto, Maria Rita Circelli; il presidente dell'Ordine Consulenti del Lavoro di Benevento, Giovanni Montefusco; il direttore Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Benevento, Ettore Rossi eccetera. Hanno testimoniato il proprio affetto e vicinanza nel dolore a don Pompilio anche una delegazione dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Benevento, nonché un nutrito gruppo di rappresentanti delle associazioni Unitalsi, Misericordia ed altre ancora. Nella chiesa, gremita in ogni ordine di posto (numerosi coloro che hanno assistito alla cerimonia, in piedi, anche sulle scale dell’antistante sagrato), mons. Andrea Mugione, durante l'omelia, ha ricordato ai presenti che, proprio nel giorno della festività del nome di Maria, che era anche il nome della signora Gelormini, il Signore ha voluto chiamare, a Sé, la madre di don Pompilio, riportandola alla casa del Padre. Toccante è stata la lettura del Vangelo con la Parabola delle Dieci Vergini e di alcuni capitoli dal libro dell'Apocalisse il cui monito, così come ha ricordato l'arcivescovo, è chiaro: "Vegliate, perché non saprete mai il giorno e l'ora della dipartita terrena!". Poi, sempre Mugione, ha asserito: "Tutti i sacerdoti, che oggi erano impegnati nella festività mariana, sono accorsi qui per condividere questo momento di preghiera con don Pompilio. Insieme ci uniamo al dolore dei familiari e ringraziamo il Signore per aver donato questa mamma.La madre che, per ognuno di noi, è paragonabile alla presenza di un angelo custode, quando viene a mancare, lascia un vuoto incolmabile; la separazione terrena viene avvertita maggiormente proprio dai sacerdoti. La madre è la figura voluta da Dio per dare all'umanità la dimostrazione umana dell’amore; un amore che dà la vita ed è impastata di lavoro, sacrificio e preghiera. Dunque, siamo fortemente vicini a don Pompilio ed ai suoi familiari e con la preghiera chiediamo al Signore di donar ad essi la luce e la forza per riprendere il cammino e superare questo momento di prova, restando uniti.Chiediamo anche che il Signore possa illuminare tutti noi sul mistero della morte e della resurrezione. Il lutto viene vissuto come una crudele interruzione della vita, che non fa rimanere più nulla. Invece, la presenza di Dio accoglie e ricolma di amore il futuro del defunto, soprattutto di chi è stato giusto e non si è lasciato tentare dalle lusinghe della vita mondana, anelando sempre alla perfezione ed alla santità. La vita senza macchia della signora Maria, che ci ha lasciati alla veneranda età di 92 anni, è stata una vita vissuta con sapienza. Così, ella torna alla casa del Padre dopo la lunga esperienza terrena". Infine, l'arcivescovo ha concluso, asserendo: "Cari fratelli, alimentate la parabola della fede, uscite ed andate incontro al Signore. Tutti siamo chiamati alla festa della vita che deve essere una ricerca ininterrotta dell'amore. E' vero, a volte, si è più impegnati a preoccuparsi dell’al di qua che dell"aldilà ma, come diceva il vostro Santo Patrono San Pompilio, non bisogna mai addormentarsi e stare sempre all'erta ed alla ricerca del Signore!". Dopo le toccanti ed incoraggianti parole del vescovo, è intervenuto don Pompilio che ha ringraziato, di cuore, tutti quelli che gli sono stati vicini durante questi mesti giorni e che gli hanno dimostrato affetto, solidarietà e cordoglio. (di Erica Di Santo, Gazzetta di Benevento).
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento".
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